Nelle stanze dell’Hospice, nonostante la vita stia battendo i suoi ultimi rintocchi, sostengono la voglia di vivere fino alla fine, che scorgono in un sorriso, un abbraccio, uno sguardo, in un silenzio o negli occhi rossi di pianto.

Sono i volontari dell’as-sociazione “Vischio” di Orzinuovi, che dal 2011 operano nel nosocomio orceano. 

Sabato 25 gennaio sono stati premiati nell’auditorium Testori del Palazzo Lombardia a Milano dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, perché hanno scelto di “esserci” con le persone che attraversano i giorni più bui e difficili della loro esistenza.

Il premio “MaiSoli” è stato istituito dalla Regione per dare merito al prezioso lavoro delle numerose associazioni sanitarie e sociosanitarie che quotidianamente operano a supporto dei malati e delle loro famiglie. E’ stata l’occasione da parte della Regione per ringraziare tutti questi volontari e per dire che con il loro lavoro danno un segnale forte: nessuno è mai solo nel dolore e c’è sempre qualcuno che ti aiuta. 

Il “Vischio” di Orzinuovi è stata una delle 32 associazioni individuate tra le meritevoli di riconoscimento all’interno del sistema sociosanitario lombardo ed è stata premiata nel settore “Con i più fragili” per la preziosa attività nel reparto dei malati terminali dell’ospedale di Orzinuovi.

I volontari di punta del “Vischio”, Angelo Bulla, Maddalena Ferrari e Chiara Pezzola, hanno capito e sanno che questo, che secondo alcuni è solo un posto dove si va a morire, è invece un luogo che dona dignità e vita fino all’ultimo giorno. 

Perché “quando non c’è più niente da fare…c’è ancora molto da fare …”, e si apre un mondo tutto da scoprire e vivere fino all’ultimo momento.

Angelo, Maddalena e Chiara sono persone che vivono quotidianamente la loro esperienza accanto al letto del malato e dei suoi familiari, insieme a tutti gli operatori della struttura a cui va il grazie della comunità orceana.

Sono persone formate per accompagnare le persone al tramonto della vita, che per fare questa opera di bene hanno seguito dei corsi con medici, psicologi, infermieri.

Per esserci ad attenuare il senso di solitudine, ad accogliere le angosce, paladini di un rispetto che tutti meritano, soprattutto in un momento di estrema difficoltà come il fine vita. . 

Dietro a questi tre volontari ci sono altre persone che operano quotidianamente per il “Vischio”. Carlotta Bettariga, Luisa Spadari e Maria Luisa Schiavo hanno costituito l’associazione nel 2011 e ancora la supportano nelle varie attività. Insieme a loro una quarantina di tesserati e sostenitori.

Tra i vari progetti finanziati in accordo con l’Hospice, ricordiamo il costante sostegno per le piccole esigenze del reparto, dall’acquisto delle brandine per i famigliari, alle coperte, cuscini, ai fiori. Hanno curato l’allestimento di una tisaneria all’interno della Hospice in memoria di Catia Pierani, infermiera della struttura deceduta prematuramente; sostengono le prestazioni di un riflessologo che pratica sui pazienti un particolare massaggio, alcune prestazioni professionali di psicologi e la partecipazione a conferenze, convegni, congressi sul tema delle cure palliative, per gli operatori dell’Hospice.

L’associazione “Il Vischio” è stata premiata con una targa personalizzata e una copia in scala ridotta della “Stele della solidarietà”, una scultura realizzata nel 2017 e donata alla Regione Lombardia dall’artista Ilaria Beretta. 

L’evento è stato condotto da Rudy Zerbi.

Chiunque volesse contattare l’associazione, può farlo al numero 3343514441.

sp