La casa di riposo di Orzinuovi riapre agli ospiti. Dopo un mese di chiusura in conseguenza alla nuova ondata Omicron, dal 7 febbraio i parenti hanno ripreso a rivedere i loro cari dai vetri della Rsa. “Appena la situazione Covid sarà rientrata – promette il nuovo direttore generale Federico Fontana – le visite riprenderanno anche in presenza all’interno e nel giardino della struttura”.

“La chiusura da inizio gennaio – spiega il direttore sanitario Guarneri – era dovuta alla presenza di casi positivi al Covid da inizio gennaio, per la maggior parte asintomatici o con pochi sintomi. Nessuno si è mai aggravato. Tuttavia la prudenza ci ha indotto a isolare ogni anziano nelle proprie stanze. Ora gli ospiti sono tornati ad essere tutti negativi, per nostra grande soddisfazione. Il Covid purtroppo a gennaio è entrato nella Rsa nonostante la struttura sia molto controllata dal punto di vista dei contagi – continua il medico. “Da luglio 2020 infatti non abbiamo avuto casi positivi fino a dicembre 2021. Il personale, tutto vaccinato, ha l’obbligo di tampone una volta la settimana e gli ospiti vengono sottoposti a tampone ogni 15 giorni. Nel caso di sintomi, ovviamente, si procede immediatamente a controlli approfonditi. Nessuno può entrare se non vaccinato e con tampone. Anche i manutentori vengono sottoposti ogni volta a questa procedura per salvaguardare la salute dei nostri ospiti anziani”. 

La casa di riposo di Orzinuovi, presieduta da Luca Magli, ospita ad ora 100 anziani, ma lunga è la lista di attesa per poter entrare.

“Gestire la positività e gli isolamenti in gennaio nelle stanze degli anziani è stato molto impegnativo, perché ha stravolto il normale ritmo di vita nella Rsa – sottolinea Renata Zucchi, coordinatrice della Rsa. “Ma grazie alla collaborazione del personale, che ha proseguito la propria attività all’interno delle singole stanze, si è cercato di gestire al meglio la situazione”. 

Nel frattempo la normale attività quotidiana è proceduta con gli educatori sempre pronti a tener desti e circondati di affetto gli ospiti attraverso diverse attività di stimolazione cognitiva e di intrattenimento. “A dicembre inoltre la fanfara dei bersaglieri ha fatto un concerto per la Rsa in giardino – ci racconta l’educatrice Francesca Ferrari. “Anche la banda di Orzinuovi ci ha deliziato con la sua musica. I bambini della scuola elementare e dell’asilo La Perla hanno disegnato e madato messaggi per i nostri anziani e li hanno colmati di parole e gesti affettuosi”. 

“E’ importante aprire ai parenti – ci riferisce il direttore. “Perché le chiusure verso l’esterno e il conseguente isolamento hanno ricadute negative sulla salute piscofisica degli ospiti”. 

Il nuovo direttore Federico Fontana è originario di Rodengo Saiano e vanta nel suo curriculum importanti esperienze nel settore dei servizi sanitari come responsabile dei Servizi amministrativi della Fondazione Poliambulanza e fino allo scorso anno direttore generale della Fondazione Casa Industria. E’ stato anche docente universitario di Economia e organizzazione sanitaria presso il corso di laurea in Infermieristica all’Università Cattolica di Brescia. Il precedente direttore si è trasferito in un’altra struttura per motivi di avvicinamento a casa. Nel frattempo il passaggio è stato guidato da Katia Piantoni, orceana, ex direttrice della gestione operativa e responsabile di tutte le Rsa presenti in 9 regioni del gruppo Korian. sp