Uno dei progetti del Parco prevede di coordinare azioni per valorizzare i prodotti della Valle dell’Oglio; anche quest’anno l’Ente ripropone in collaborazione con l’Ostello Molino di Basso un appuntamento dalle atmosfere natalizie. Nella giornata di domenica 11 dicembre dalle 14.00, presso la sede di Torre Pallavicina, si potranno trovare spunti per regali natalizi con i prodotti tipici, locali; i bambini potranno partecipare all’attività laboratoriale del Team di Educazione Ambientale, nella quale creeranno addobbi, doni e decori con l’aiuto della natura, per abbellire il Natale. L’ospite speciale sarà Santa Lucia alla quale i più piccoli potranno consegnare la letterina, e con l’aiuto di un collaboratore raccoglierà i giochi vecchi, che verranno consegnati ai bambini più bisognosi. Il ristorante dell’Ostello per l’occasione proporrà vin brulè, pane e salamina e frittelle dolci.

15 dicembre ore 20.30 PREMIAZIONI XIX CONCORSO FOTOGRAFICO       

A chiusura d’anno, come consueto si ripropone l’appuntamento della Premiazione del XIX° Concorso fotografico dal titolo Gocce di vita, le forme e gli usi dell’acqua”: Il fiume, le risorgive, le lanche, le morte, i navigli, le rogge e qualunque paesaggio acquatico caratterizzato da essa; sia ambienti naturali ricchi di biodiversità, che opere realizzate dall’uomo per utilizzare questa preziosa risorsa. Elementi antropici e manufatti nell’ambiente fluviale finalizzati all’utilizzo dell’acqua. Un tema quello dell’acqua che quest’anno è stato particolarmente sentito in particolare modo durante la stagione estiva per la crisi idrica che ha messo in ginocchio sia la natura che l’uomo. L’Oglio e i suoi ambienti laterali che costituiscono importanti habitat per le specie faunistiche e floristiche in essi contenuti, sono stati caratterizzati da livelli idrici molto più bassi delle medie del periodo, dovute alla scarsità delle precipitazioni e un azzeramento delle riserve di neve. Il titolo del concorso ha voluto stimolare i fotografi nell’immortalare i manufatti, mutati nel tempo, che permettono l’utilizzazione dell’acqua, differenziandone gli usi: dagli antichi molini, alle chiuse, ai canali storici e alle recenti centrali idroelettriche per la produzione di energia elettrica. Il concorso, a partecipazione gratuita, volto a raccogliere, esporre e premiare tutte quelle opere che possano testimoniare il territorio del Parco al fine di farne conoscere il valore naturalistico e storico paesistico. I partecipanti sono stati chiamati ad immortalare l’elemento acqua in tutte le sue forme ed usi presenti nell’area protetta. Attraverso il concorso l’Ente vuole promuovere la conoscenza del Parco ed incrementare la consapevolezza delle bellezze naturali e paesaggistiche, al fine di infondere nei visitatori maggior senso civico e rispetto dell’ambiente. La giuria appositamente nominata, ha valutato le opere fotografiche pervenute, e nella serata del 15 dicembre presso la sede delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Oglio Nord a Torre Pallavicina si terrà la premiazione del concorso, e successivamente si potrà visitare l’esposizione di tutte le opere pervenute al concorso, la partecipazione è aperta a tutti.

Formazione Anti Incendio Boschivo al Parco

Nelle continue emergenze legate agli incendi boschivi che colpiscono il nostro Paese, un ruolo fondamentale è svolto dai Volontari di Protezione Civile che, con professionalità altamente specializzate, contribuiscono alle attività di spegnimento coordinati dagli Enti Forestali come il Parco Oglio Nord.

A tale scopo in congiunta con la Provincia di Bergamo nei giorni 29 – 30 ottobre e 5 novembre presso la Sede Forestale del Parco Oglio Nord di Torre Pallavicina si è svolto il Corso per l’attestazione specialistica di I° livello Antincendio Boschivo di 36 Volontari appartenenti a varie Organizzazioni di Protezione Civile, nel quale sono stati formati 11 nuovi Volontari A.I.B. del Parco Oglio Nord.

Il corso è terminato sabato 5 novembre con le prove di volo sull’aeromobile di Regione Lombardia attrezzato per interventi di spegnimento degli incendi boschivi.

“Il momento della chiamata da parte della Sala Operativa Antincendio Boschivo di Curno (BG), spiega il responsabile Paletti Giuseppe, fa scattare la procedura di intervento e le squadre operative in servizio si portano sul posto. A seconda del tipo di evento, piccoli roghi, ripulitura della sterpaglia o incendi complessi, i Volontari si mobilitano per lo spegnimento attivo, secondo l’esperienza e le attrezzature e, nel caso di incendi complessi, sotto il coordinamento del DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) che gestisce l’invio delle forze aeree, lo spostamento dei mezzi e la dislocazione delle risorse umane, che trovano nella componente volontaria quella più numerosa”,

Lo spegnimento attivo si realizza mediante l’utilizzo di moduli antincendio, attrezzature manuali come soffiatori nebulizzatori, pale e flabelli. Le squadre di Volontari sono indirizzate nella porzione di territorio colpito da incendio da parte del DOS e, una volta sul posto; utilizzano le attrezzature e le tecniche che ritengono adeguate al momento. “La scelta migliore – continua il responsabile – è frutto dell’esperienza maturata negli anni. Noi siamo attivi dal 2015, e questo ci ha consentito di sviluppare competenza e crescere nella dotazione di mezzi e attrezzature. Al momento disponiamo di due moduli da 400 litri montati su pick-up 4×4.  Una volta terminato lo spegnimento dell’incendio inizia la fase più delicata e complessa: la bonifica dei luoghi”.

La fase di bonifica è, la più delicata perché una volta che non c’è più la fiamma, mettere in sicurezza tutta l’area permette di evitare la ripresa degli incendi boschivi e richiede molto lavoro fisico. In questa fase i Volontari utilizzano, infatti, zappe, rastri e a volte si scava anche a mani nude per realizzare gli “stacchi” tra la vegetazione bruciata e quella non bruciata, cioè delle linee tagliafuoco a mano.”

I volontari del Parco Oglio Nord, ma in generale tutte le realtà impegnate nelle campagne di prevenzione e di lotta attiva agli incendi boschivi, si impegnano per migliorare la propria preparazione, per crescere in termini di attrezzature e mezzi e, soprattutto, per destinare gran parte del proprio tempo libero in estate per far sì che il flagello degli incendi nei nostri boschi sia quanto più possibile contenuto e faccia il minor danno possibile.  In questa direzione, la dotazione tecnologica e la formazione continua, permettono di mettere in pratica soluzioni innovative e sempre più funzionali per le finalità dell’AIB.