Con i suoi (circa) 25.000 abitanti, ma anche con tutte le strutture «straordinarie» di cui dispone (aeroporto, ospedale e velodromo, tanto per citarne alcuni), Montichiari è uno Comune molto grande, quindi complesso da gestire. Anche dal punto di vista della sicurezza.

Certo, carabinieri e polizia locale, naturalmente con l’aiuto delle varie amministrazioni comunali, che non hanno mai fatto mancare il loro supporto, si danno da fare; e i risultati si vedono. Però, come stato apertamente sottolineato in più occasioni e circostanze, sarebbe opportuno che questo grande e complesso territorio potesse contare su un numero maggiore di uomini (e donne) delle forze de-l’ordine.

La questione riguarda anche i carabinieri che, se fossero in numero maggiore, potrebbero fare ancora meglio di quanto già fanno. Insomma. Più carabinieri significherebbe più controllo del territorio, quindi meno spazio a chi ha intenzione di delinquere.

Ma l’aumento del numero degli uomini della benemerita passa anche attraverso la realizzazione di una nuova caserma dei carabinieri. Non a caso, la questione è all’ordine del giorno da un bel po’ di anni. Risultato: parole (e buone intenzioni) tante; risultati zero, nel senso che la nuova caserma è ancora nel libro dei sogni. Il fatto è che sono da trovare sia i soldi per la costruzione dell’opera (almeno una parte dei soldi necessari) sia l’area su cui la nuova caserma deve essere realizzata.

Per quanto riguarda i soldi, il sindaco Marco Togni ha assicurato che andrà a tirare le tasche ad Attilio Fontana, governatore della regione Lombardia, per ottenere qualcosa, magari anche solo un cofinanziamento.

Si vedrà, anche se ottenere soldi non è mai troppo facile, perché di palanche ce ne sono poche, e le richieste sono sempre tante.

Non meno complicata la questione dell’area.

Che in realtà è già stata individuata (in via Ciotti); ma che non è ancora nelle disponibilità del Comune.

La scora primavera, l’allora assessore Beatrice Morandi aveva detto che «abbiamo raggiunto l’accordo con i proprietari dell’area di via Ciotti. Il piano attuativo prevede un comparto unitario di 15.522 metri quadrati in cui convivono previsioni di natura privata e previsioni di interesse pubblico, come l’area da adibire alla costruzione della nuova caserma dei carabinieri e quella da riservare all’ampliamento della scuola di via Falcone».

Vero. Nelle scorse settimane, però, in consiglio comunale Marco Togni ha fatto notare che, nella sostanza, «l’area non è ancora nostra: ne entreremo in possesso solo quando il lottizzante avrà realizzato le opere di urbanizzazione: e visto che la convenzione dura 10 anni…».

Posizione non condivisa dall’ex assessore Morandi, secondo la quale «bisogna procedere con l’appro-vazione in consiglio comunale, perché senza l’appro-vazione non entreremo mai in possesso del terreno».

Al di là delle varie posizioni, la volontà di procedere è di tutti.

Se son rose fioriranno (speriamo presto).

MTM