Ci sono delle banche che, anche se hanno avuto un’evoluzione a livello organizzativo, sono rimaste quelle che erano prima: al servizio della comunità. Stiamo parlando delle Bcc, che, essendo costituite nella forma giuridica di società cooperative, mutualistiche e locali, risultano costituite da soci che sono espressione diretta delle comunità locali di riferimento.

Non a caso, fin dalla loro creazione le banche di credito cooperativo hanno svolto un ruolo essenziale nel garantire lo sviluppo economico dei vari Paesi in cui sono sorte.

Se è noto a tutti il sostegno che le banche di credito cooperativo offrono alle piccole e medie imprese, è forse meno noto il fatto che, proprio perché vicine al territorio, questi istituti di credito locale sono sempre pronti a sostenere la comunità nei momenti peggiori, come ad esempio la pandemia da Covid che purtroppo conosciamo molto bene.

Così fan tutte, così ha la Bcc del Garda, che ha sede a Montichiari.

Questo istituto di credito, infatti, si è sempre distinto per dare una mano là dove c’era bisogno: lo ha fatto ai tempi dello «storico» presidente Alessandro Azzi, continua a farlo adesso che in cabina di regia c’è il suo ex vice, Franco Tamburini. L’intervento più recente riguarda, neanche a dirlo, l’emergenza Covid. La Bcc del Garda, infatti, ha promosso «Un aiuto per la vita», una raccolta fondi che aveva il chiaro e dichiarato obiettivo di sostenere l’ospedale di Montichiari, che, come la maggior parte degli ospedali, nell’ultimo anno ne ha viste di ogni.

Su un conto corrente intestato alla Fondazione Spedali Civili, l’istituto di credito di Montichiari ha girato il frutto della generosità di tanti cittadini. Stiamo infatti parlando di una cifra che sfiora i 300.000 euro: per la precisione 280.000, dei quali 50.000 donati direttamente dalla stessa Bcc, altri 5.000 da Garda Vita. 

Il presidente Franco Tamburrini ha sottolineato quello che dicevamo poco più sopra: che questo intervento è diretta conseguenza che la Bcc è una banca del territorio.

Una specie di dovere, insomma, a cui molti cittadini hanno subito aderito.

Da rilevare che, se l’istituto di credito è stato svelto nell’organizzare la raccolta, la Fondazione Spedali Civili è stata a sua volta lesta nel «trasformare» questa donazione in materiale sanitario: forniture per l’emergenza sanitaria, forniture per il blocco operatorio e forniture per l’unità di Medicina generale. Vale quanto ha dichiarato Massimo Lombardo, direttore generale del Civile: a Brescia la comunità esiste, e non si tira indietro. Se poi c’è una banca come la Bcc, meglio ancora. 

MTM