Settembre andiamo, è tempo di tornare a scuola. E’ quindi tempo di riprendere in mano il Piano per l diritto allo studio. Che mette in gioco una bella paccata di euro.
«Per il secondo anno consecutivo. Spiega l’assessore Angela Franzoni – la scuola riparte con l’applicazione dei protocolli anti Covid. La speranza è quella di un anno scolastico più sereno, con l’auspicio di non tornare in Dad…».
Nel condividere la speranza, veniamo al Piano, che, in sostanza, riguarda gli interventi relativi ai contributi economici che consentono l’attuazione delle attività didattiche, del servizio di trasporto alunni, della refezione, dell’assistenza agli alunni disabili, dell’assistenza socio-psicopedagogica e dell’assistenza pre scuola. Tutte cose che, messe insieme, costano un ben mucchio di soldi.
Tanto per renderci conto di cosa stiamo parlando, ricordiamo che, per queste cose, l’amministrazione comunale di Montichiari nell’anno scolastico 2018-2019 ha speso (a consuntivo) 2.218.000 euro; nell’anno scolastico successivo 1.831.000 euro, mentre nel 2020-2021 ha speso 2.706.000 euro (erano stati previsti poco meno di 2.500.000 euro, ma per via del Covid è stato necessario riaprire le borse del Comune, soprattutto per aiutare le scuole dell’infanzia paritarie e per l’adeguamento e l’organizzazione dei servizi ai protocolli anti Covid». Per l’anno scolastico appena iniziato sono previsti 2.672.000 euro.
Da queste cifre notiamo come lo stanziamento preventivo (a consuntivo si vedrà) è stata stanziata una cifra record, mai stanziata prima. Con una sostanziale differenza: «Mentre per l’anno scolastico 2020-2021 il Comune ha potuto contare su contributi statali a carattere eccezionale – spiega l’assessore Angela Franzoni -, per il 2021-2022 l’amministrazione di Montichiari dovrà fare da sé, facendo conto solo ed esclusivamente sulle proprie entrate».
C’è poi da tener presente che, per avere un quadro generale delle risorse che l’amministrazione comunale investe nella scuola, «bisogna tener presente che, ai soldi del Piano per il diritto allo studio bisogna sommare gli interventi di edilizia scolastica e quelli per gli arredi, e poi quelli per il doposcuola (260.000 euro), quelli per gli asili nido (100.000 euro), che però fanno parte del Piano socio assistenziale».
Insomma: «Complessivamente, l’impegno dell’amministrazione comunale per il diritto allo studio e per l’assistenza è di circa 6 milioni di euro». Una cosa mica da ridere, insomma: per i soldi, ma anche per l’organizzazione. Ecco perché l’assessore Franzoni ringrazia «l’ingegner Diego Guerini e, con lui, tutto il settore tecnico, che, prontamente, risponde a tutte le esigenze ordinarie e straordinarie dei vari plessi, e che affianca noi amministratori nel portare avanti il nostro progetto di riqualificazione delle strutture scolastiche».
MT Marchioni