Il mese di marzo, al di là di tutte le gravi problematiche portate dall’emergenza sanitaria, ha regalato un bel raggio d’azzurro sul cielo del velodromo di Montichiari.  

In effetti si sono tenute ben due giornate di allenamento dedicate agli azzurri della nazionale che stanno intensificando la loro preparazione in vista dell’importantissimo appuntamento con Tokyo 2021. Due intense riunioni di preparazione che, a dire il vero, non hanno avuto particolari diversità rispetto a quelle che si sono tenute svariate volte in passato, ma che, nello stesso tempo, meritano ugualmente un occhio di riguardo visto che fanno seguito ai mesi difficilissimi vissuti dal-l’impianto monteclarense e rappresentano un segnale forte in vista del ritorno alla piena attività del velodromo stesso. 

A Montichiari sono state convocate sia undici atlete della nazionale femminile che sei pistards della rappresentativa maschile. 

Entrambi i gruppi sono stati chiamati dal coordinatore delle squadre nazionali Davide Cassani su segnalazione del Commissario tecnico Edoardo Salvoldi per le donne e del CT Marco Villa per gli uomini. 

Quest’ultimo ha voluto con sé a lavorare sulla pista monteclarense Diego Barriviera, Liam Bertazzo, Jacopo Cia, Enrico Dalla Cia, Matteo Menegaldo e Matteo Orlando.

Un sestetto di belle speranze, chiamato a trasformare gli allenamenti e i sacrifici di questo periodo in grandi soddisfazioni in Giappone, dove gli azzurri sono attesi ancora una volta tra i protagonisti dell’attesissima competizione olimpica. 

Un ambizioso progetto che si sta cercando di costruire prendendo il necessario slancio dalle basi che si stanno preparando nelle sedute di Montichiari, proprio come accade a livello femminile, dove le undici portacolori che in questo momento stanno intensificando i loro allenamenti sono intenzionate a conquistare risultati di indubbio prestigio nonostante una concorrenza che si preannuncia competitiva come non mai. Il tutto per un’attesa ed una voglia di fare che rivestono pure un significato del tutto speciale per il velodromo di Montichiari, che è tornato ad essere la “casa degli azzurri” dopo i mesi bui della chiusura e della necessaria risistemazione. È stato un periodo certamente molto difficile, ma proprio le due giornate di preparazione dell’Italia che si sono tenute a marzo possono rappresentare il valido punto di riferimento per consentire agli appassionati e, più in generale, a tutti gli sportivi monteclarensi che il peggio è alle spalle e che il velodromo di Montichiari, con determinazione, efficienza e competenza del tutto rinnovate, ha nuovamente le carte in regola per candidarsi all’ambito ruolo di “culla” del ciclismo su pista in Italia.    

Luca Marinoni