L’emergenza coronavirus non ha fermato le diverse attività progettuali del Don Milani. Ne dà notizia la prof.ssa Fausta Brontesi, che racconta come “sia proseguito anche in queste complicate settimane il Progetto di peer education, realizzato on line in collaborazione con il personale dell’Asst di Brescia”.

“Fra le metodologie più accreditate per incrementare e sviluppare l’apprendimento e la conoscenza tra i giovani – spiega la docente – questo approccio educativo utilizza le capacità di un gruppo di giovani di trasmettere conoscenze ai propri coetanei attraverso l’incontro tra le dinamiche relazionali sponta-nee del gruppo e l’azione educativa di un pool di coetanei opportunamente formati. Purtroppo l’improvviso e inaspettato sopraggiungere dell’ emergenza epidemiologica in corso ha determinato una brusca interruzione degli incontri di formazione, ma di fronte alla sospensione creatasi è sorta la necessità di tenere il filo del legame di gruppo e creare uno spazio, anche se virtuale, dove ritrovarsi, scambiarsi i reciproci vissuti e pensieri, quindi le strategie di ognuno per fronteggiare questo tempo”.

“I ragazzi che vi partecipano la sentono come un’ottima opportunità per mantenere solidi i rapporti tra i peer, viva la relazione, saldo l’allenamento al confronto e scambio su diverse tematiche. Stando distanti si sentono vicini per discutere, ridere e sdrammatizzare. Certo è che in questa dimensione relazionale manca il guardarsi negli occhi; le emozioni sono più attenuate, così sfuma il linguaggio non verbale; il contatto non ha la stessa intensità, ma tra il tutto ed il niente, questo è ciò che oggi ci è consentito e ha comunque il suo valore”. Non si sono fermate neppure le iniziative di orientamento universitario. “In collaborazione con la docente animatrice digitale Nicoletta Falcone – informa l’insegnante – dopo aver raccolto le varie iniziative  di orientamento proposte in streaming dalle realtà accademiche del territorio, le  trasmettiamo attraverso i canali istituzionali agli studenti che in questo modo possono scoprire i servizi e le opportunità per la loro formazione postdiploma, partecipare agli open day dei diversi atenei, aperti anche  alle famiglie, e seguire le presentazioni dei corsi di studio universitari proposti per il prossimo anno acca-demico”.