La prima “operazione” risale al 2016 nell’area di via Sigalina, presso la Zona Industriale, poi, l’anno successivo, la costituzione ufficiale del gruppo: da allora gli Ecovolontari di Montichiari hanno battuto a tappeto gran parte del territorio monte-clarense per rimediare ai danni causati dall’inciviltà ambientale.

È un impegno che si concretizza periodicamente in iniziative di pulizia di quartieri e strade, ma anche nei parchi (con un’azione costante soprattutto nei pressi della Pieve di San Pancrazio) e lungo gli argini del fiume Chiese come accaduto proprio nelle scorse settimane nonostante il freddo inclemente quando, sollecitati da alcune segnalazioni apparse sui social, gli attivisti per l’ambiente si sono armati di pinze e sacchi per ridare decoro alla zona, dopo aver accuratamente differenziato i vari rifiuti.

Non è mancato un messaggio-invito rivolto a quanti precedentemente avevano lordato il territorio: “Cari concittadini – si legge sulla pagina Facebook del sodalizio – se festeggiate in compagnia siete pregati alla fine della festa di ripulire e portarvi a casa quanto rimasto”. Inviti che, purtroppo, sembrano arrivare a orecchie sorde come dimostrano le sempre più numerose situazioni di inciviltà e nonostante la tolleranza zero messa in atto dall’amministrazione comunale con diversi sistemi.

Oggi gli Ecovolontari sono una decina tra donne e uomini, di tutte le età, sostenitori di un forte senso civico a partire dal coordinatore Carlo Tieghi sempre in prima linea nella tutela del-l’ambiente.

Dalla loro costituzione son ben 40 gli interventi messi in campo sia in squadra sia singolarmente nei vari quartieri, ma ulteriori braccia sarebbero davvero utili per poter coprire più ampiamente il territorio e organizzare maggiori operazioni di pulizia.

Il gruppo ha a disposizione, come anticipato, un’aggior-nata pagina Facebook dove richiedere informazioni e contattare i responsabili nonché passare in rassegna la carrellata di immagini scattate nel corso del tempo durante le varie uscite. Montichiari più ‘verde’ è possibile, ma c’è bisogno che ciascuno svolga la propria parte partendo, magari, dall’utilizzare i cestini e rispettando la natura, patrimonio comune da preservare. 

Federico Migliorati