I Centri Estivi di Aggregazione, che a Montichiari vengono tradizionalmente organizzati dalle parrocchie, sono utilissimi. Non solo perché (fattore da non trascurare) tengono impegnati molti giovani e bambini, molti dei quali, in mancanza di questi Centri, avrebbero un sacco di tempo per bighellonare, ma anche e soprattutto perché, grazie ai Centri estivi di aggregazione, i succitati giovani e bambini hanno l’opportunità di fare un sacco di belle esperienze: dal gioco ai laboratori, passando per gite e uscite varie, compreso quelle in piscina, che piacciono sempre tanto.

Certo, negli ultimi due anni, a causa della Pandemia, qualche problema c’è stato: non certo per colpa degli organizzatori, ma per il semplice motivo che c’erano da rispettare distanze, disposizioni, regole, norme eccetera eccetera. Situazioni con le quali, del resto, chi più chi meno, tutti abbiamo avuto la ventura di confrontarci.

Dicevamo che i Centri Estivi di Aggregazione sono solitamente organizzati dalle parrocchie. Se questo è vero, è anche vero che il Comune ha sempre fatto la sua parte, erogando contributi ad hoc proprio per queste specifiche e importanti attività. Questa «collaborazione» è stata messa nero su bianco in un comunicato del Comune, che spiega le linee guida per le attività del 2022, che finalmente saranno sgravate da tutte le norme legate allo stato di emergenza, che, come tutti sdanno, è oramai un (brutto) ricordo.

«L’amministrazione comunale – si legge nel comunicato – ha sempre sostenuto i Centri Estivi di Aggregazione, mettendo a disposizione risorse per quelle famiglie che risultano avere un ISEE basso (da un minimo di contributo pari al 25% fino a coprire l’intera retta), contributi per l’assistenza ai disabili e garantendo il servizio degli scuolabus per il trasporto. Un investimento pari a circa 110.000 euro».

Questo, si sottolinea nel comunicato, è quanto avveniva fino al 2019, cioè prima dell’avvento del Covid.

«Nei due anni precedenti (2020 e 2021), a causa della pandemia, il governo ha stanziato contributi straordinari ai Comuni. Montichiari ha infatti ricevuto rispettivamente 54.000 e 58.000 euro, che, erogati a parrocchie e enti gestori, sono serviti per sostenere le maggiori spese dei Centri Estivi di Aggregazione a seguito dei protocolli anticovid».

Però, come dicevamo, lo scorso marzo è cessato lo stato di emergenza. Per questo motivo «il governo non ha stanziato altre risorse, facendo ritornare i Comuni alla situazione consolidata del 2019. Lunedì 11 aprile, l’amministrazione comunale ha incontrato le parrocchie e gli enti organizzatori per chiedere conferma della loro disponibilità a garantire i Centri estivi: gli stessi, nel confermare, hanno espresso la volontà, nonostante le difficoltà legate all’aumento dei prezzi e dell’inflazione, di mantenere invariate le rette al 2019».

Un particolare ringraziamento, chiude l’amministrazione comunale, «va quindi ai tanti volontari che opereranno nelle parrocchie senza che esse debbano rivolgersi a personale a pagamento come da obbligo per gli altri enti». MT Marchioni