I dati sono allarmanti: circa 150 femminicidi l’anno. Come a dire che, negli ultimi 4 anni, circa 600 donne sono state uccise/massacrate da uomini. Dati che testimoniano come la violenza contro le donne sia oramai insopportabile, anche numericamente.Non a caso, negli ultimi anni un po’ dappertutto sono stati creati dei «segni», come ad esempio le panchine rosse o altro ancora, che hanno il dichiarato obiettivo di sensibilizzare le persone sul fenomeno della violenza contro le donne.

Proseguendo su questo sentiero, Montichiari ha fatto qualcosa di diverso e bello. Lo scorso 24 febbraio, in un luogo scelto non a caso (vicino al plesso Tosoni, sede dell’Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini) è stata presentata la nuova creazione di Land Art, che, nell’ambito del progetto artistico e letterario IO DONNA, dedicato a promuovere la sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, Osvaldo Neirotti ha realizzato sull’albero posizionato tra via Cesare Battisti e viale della Costituzione.

Anche se ha coinvolto il sindaco Marco Togni e l’intera amministrazione comunale, l’iniziativa è stata ideata con particolare attenzione dal vicesindaco Angela Franzoni, che ne ha pure seguito la realizzazione.

In pratica, Osvaldo Neirotti ha trasformato quel semplice albero l’albero in un manifesto in favore delle donne, con al centro un cuore sanguinante, chiaro ed evidente richiamo alla violenza, ma allo stesso tempo all’esistenza.

«La vita si trasforma in desideri che creano la propria personalità – ha spiegatol’artista -, sia che si tratti di tacchi a spillo sia che si tratti di una valigia 24 ore o di una scarpa da ginnastica, che emergono da un mare rosso, simbolo della donna stessa. L’obiettivo è cercare di contribuire a vincere ogni violenza in materia e tenere alta l’attenzione su questo tema. Tra colori, linee e idee due parole semplici e complesse emergono nel contesto “IO DONNA”. La scritta è creata dalla mancanza di colore poiché viene dato risalto alla corteccia come rappresentanza della stessa nostra madre natura; emerge così anche la figura di una mamma».

Ovviamente gli interventi artistici non hanno procurato alcun danno alla pianta, che è stata preservata nella sua integrità: i prodotti usati, infatti, sono antiparassitari naturali colorati composti di calce, farina, latte, pigmenti, acqua e olio di lino.

Ci sono molti elementi di ispirazione che hanno influenzato l’idea, ha spiegato ancora Neirotti, «per esempio la vicinanza dell’albero scelto alla sede dell’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini, il recente femminicidio di Yana Malayko a Castiglione dello Stiviere e l’imminente festa dell’8 marzo».

MT Marchioni