Sin dalle origini del culto cristiano la Veglia Pasquale è sempre stata una notte carica di riti simbolici e profondi significati legati alla morte e resurrezione di Cristo. Quale migliore momento, dunque, per accogliere nella Comunità Cristiana Monteclarense tre nuove giovani donne che sabato 8 aprile hanno ricevuto Battesimo, Comunione e Cresima dopo due anni di preparazione all’iniziazione cristiana. Una catechesi lunga e impegnativa durante la quale le giovani hanno potuto ben valutare la loro scelta con maturità e consapevolezza. Si tratta di Edily Perez Lopez, originaria di Santo Domingo; Sandra Amassoka, proveniente dal Camerun, e Jonida Luka di origini albanesi. Tutte in Italia da diversi anni, raccontano un percorso di fede profondo nato affiancando familiari che già avevano abbracciato la fede cristiana e/o per il contatto con figure significative per il loro percorso personale. «Mia nonna era di fede evangelica – racconta Edily – e mi ha cresciuta con i valori cristiani. Seguendo i miei figli nel percorso di catechesi, a Montichiari ho incontrato Padre Paolo che mi ha aperto gli occhi su come la religione cattolica sia amore non timore per questo ho deciso di battezzarmi» «Io ero protestante – le fa eco Sandra – ma pregando nel duomo di Santa Maria Assunta ho iniziato a sentirmi più protetta, più sicura e ho capito che questa era la mia strada» «Ero mussulmana non praticante – conclude Jonida – mio marito invece è cristiano. Osservando la sua fede, mi sono sentita più libera e più accolta e per questo ho deciso di diventare cristiana». Tutte e tre raccontano la profonda emozione con cui hanno vissuto l’attesa dei sacramenti e il senso di gioia nel poter scegliere i loro nuovi nomi da battezzate, Esmeralda, Lea e Ines, e ci tengono a ringraziare i catechisti laici Giorgio e Peter per averle affiancate in questi anni di preparazione. Alle tre nuove cristiane si aggiungono altri sette adulti che riceveranno la cresima nel duomo di Brescia a fine maggio. «La Quaresima – ha dichiarato Monsignor Abate Cesare Cancarini – ha rappresentato l’ultima tappa di un percorso di catechesi durato due anni per tre giovani donne che nella notte Santa di Pasqua hanno ricevuto Battesimo, la Cresima e l’Eucarestia. In questo gruppo delle catecumene si sono aggiunti anche sette giovani e adulti che si preparano alla Cresima e che riceveranno il sacramento in varie tappe dell’anno corrente. Questo significa che la Pasqua di quest’anno sarà una Pasqua ancora una volta significativa, bella e intensa per chi crede,anche perché quando il Battesimo lo ricevono gli adulti pone sempre una grande domanda per noi che siamo stati battezzati da bambini e cioè: “Che cosa ne abbiamo fatto del nostro Battesimo?”»Una domanda doverosa sulla quale tutti i cristiani si dovrebbero interrogare anche dopo la Pasqua,per riscoprire concretamente il senso profondo di una scelta che andrebbe riconfermata ogni giorno della propria vita.

Marzia Borzi