Lavorare in smartworking ed essere costantemente presenti sui social ci consente di raccogliere e fornire risposte – in tempo reale – ai quesiti dei nostri clienti e in generale dei nostri lettori. Risposte che volentieri condividiamo sulle pagine di PAESEMIO.

Una delle domande più frequenti è stata posta da chi – a causa del Covid19 – deve tenere in stand-by la propria attività – e si chiede a cosa va incontro se non paga regolarmente il canone di locazione dell’immobile adibito all’attività.

Non avendo il Governo previsto alcun sostegno efficace per questo problema, è suggeribile che il conduttore  – in caso di assoluta difficoltà a pagare – mandi una formale comunicazione al proprietario invocando una causa di forza maggiore (prevista dal nostro codice civile) e richiedendo la sospensione temporanea del canone, in quanto – per ragioni a lui non imputabili – è sopravvenuta l’im-possibilità di fruire dell’immobile secondo le finalità contrattuali.

Questo dovrebbe tutelare il conduttore e al tempo stesso porre le basi affinché si possa raggiungere un accordo bonario con il proprietario.

Ci viene inoltre spesso chiesto che cosa rischia un’azienda che – sempre a causa del covid19 – non riesce a rispettare le scadenze contrattuali preconcordate. Ebbene, a certe condizioni, il rischio di una richiesta di risarcimento danni o di una penale contrattuale può essere ridotto o annullato,  invocando le tutele previste dal codice civile per chi non abbia potuto svolgere la sua prestazione a causa di un’oggettiva impossibilità (art. 1256 e 1463 codice civile).

Una soluzione del genere presuppone tuttavia dialogo tra cliente e fornitore, meticolosa lettura del contratto, e puntuale verifica circa la diligenza del fornitore. 

C’è chi infine ci chiede, con una certa frequenza, che cosa possa fare qualora – sempre a causa del Covid19 – abbia difficoltà a pagare mutui, finanziamenti, e leasing. 

Come noto, infatti, a seguito del decreto Cura-Italia, e di una recente convenzione tra Banche e Associazioni di categoria, sono state introdotte misure finalizzate a richiedere la sospensione o l’allungamento di mutui, finanziamenti, e leasing, oltre che facilitazioni per l’accesso al credito tramite il Fondo PMI.

Le misure sono fruibili da chiunque (privati, aziende, partite IVA, professionisti) che abbiano subito una riduzione degli introiti a causa del blocco COVID-19. 

La procedura non è troppo tortuosa e i requisiti non sono stringenti.

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Dott. Marco Passantino