Più volte, su queste colonne, abbiamo dato spazio ai sentimenti di chi, stanco delle restrizioni anti Covid, avrebbe riascoltato volentieri la nostra banda suonare. Infatti, al pari di tutte le altre bande italiane, anche la Carlo Inico nell’ul-timo anno è stata costretta al silenzio: niente prove, niente concerti, niente sfilate…

Un peccato: per i musicisti, ma anche soprattutto per le tante, tantissime persone che amano la banda e quella di Montichiari in particolare. Persone che altro non aspettano che di poter risentire la banda suonare.

Per tutti costoro, il sogno si è avverato domenica 9 maggio, in occasione del Maggio Monteclarense. A metà mattina, con in testa il direttore Massimo Pennati, la banda di Montichiari si è materializzata in Piazza Santa Maria, dove, opportunamente distanziati come prevedono le norme anti Covid, una trentina di musicisti hanno suonato cinque o sei marcette brillanti. Niente di particolare: le solite marce che la banda esegue sempre in queste occasioni. Ma è stato bellissimo: una ventata di aria fresca, quasi un soffio di vita che ha fatto molto piacere ai presenti, i quali non si sono certo tirati indietro quando poi s’è trattato di battere e mani…

In realtà era programmata anche un’uscita successiva, precisamente mercoledì 12, quando la banda, come fa tutti gli anni in occasione del santo patrono, sul calar della giornata fa un giretto tra le vie del centro. Purtroppo questa seconda e tanto attesa uscita è stata sospesa a causa del maltempo, che si è messo a dar man forte al Covid…

Ma noi non demordiamo: aspettiamo con ansia il ritorno (si spera definitivo) della nostra banda. Una prima uscita è stata quella del 2 giugno, Festa della Repubblica; e se non ci saranno peggioramenti della pandemia potremo rivedere all’opera Massimo Pennati e i suoi ragazzi a breve. Per un concerto vero e proprio, invece, bisognerà andare a luglio: sempre che i virus, i contagi, i virologi e il ministro Speranza ce lo permettano… Noi siamo fiduciosi, anche perché abbiamo una gran voglia di sederci su una sedia all’aperto per ascoltare un’oretta di musica della banda. E con noi, ne siamo certi, ne hanno voglia pure tanti monteclarensi. 

MTM