Si sono tenuti a Montichiari due dei più importanti appuntamenti che la “Federazione delle Associazioni che amano il fiume Chiese” ha portato a termine nel mese di ottobre: la fiaccolata “Spunta la luna dal monte”, camminata di sensibilizzazione alla salvaguardia del fiume, organizzata dalle associazioni Fratello Chiese, SOS Terra, Circolo Legambiente Montichiari, Gaia Planet e Comitato Cittadini Calcinato, che ha visto, venerdì 7 ottobre, la partecipazione di oltre 150 persone e la riunione n° 50 della Federazione, occasione non solo per un proficuo confronto tra delegati, come sempre accade nelle riunioni mensili e itineranti che si tengono periodicamente nei 31 Comuni dell’asta, ma per festeggiare altresì quattro anni precisi di attività. Traguardi importanti per un progetto di tutela sempre più solido e concreto come ha confermato anche l’incontro in audizione nella Terza Commissione Permanente a Trento, avvenuto ad agosto. L’attività della Federazione, basata sul felice processo culturale unitario e sul coinvolgimento di ampi strati sociali delle popolazioni del Chiese nel segno della responsabilità dell’uomo verso il patrimonio ambientale, dopo l’esperienza al presidio di piazza Paolo VI a Brescia, torna dunque felicemente sui territori dai quali era partita e lo fa anche attraverso un nuovo e ambizioso progetto culturale presentato nei giorni scorsi al Caffè della Stampa di Brescia. «Vedrà la luce a gennaio 2023 – ha dichiarato  il Presidente Gianluca Bordiga –  un progetto teatrale di sensibilizzazione sociale alla difesa del Fiume Chiese e del suo Lago d’Idro, con una filosofia unitaria, che verrà portato in ognuna delle 31 comunità bagnate dal corpo idrico, partendo dalla foce fino al Trentino.  Il  testo teatrale, scritto ex novo sul secolare dramma dello sfruttamento innaturale e abnorme del Fiume Chiese e del suo Lago d’Idro dall’autore e regista bresciano Fiorenzo Savoldi con il co-autore Luca Miotto, incaricati per questo progetto dalla nostra Federazione, darà vita ad una tournée nelle piazze, nei teatri, in ogni angolo dei paesi sull’asta del Chiese, che durerà oltre un anno, in cui la protagonista sarà l’acqua del fiume e che diventerà anche occasione di dibattito leggero e aperto a tutto il pubblico presente di volta in volta.  Con questo nuovo progetto, la nostra Federazione avvia la fase specificatamente culturale della sua attività, per introdurre nella popolazione tutta del Chiese una nuova coscienza ambientale e il primato della salvaguardia unitaria del fiume e del suo lago d’Idro».

Marzia Borzi