Si è spento a soli 70 anni, il 24 marzo, l’ex comandante della Polizia Locale di Montichiari Raffaele Fraccaro (nella foto).
Il suo papà e il mio erano cugini diretti, ma si volevano bene come fratelli ed anch’io sono sempre stato a lui legato da vincoli di profonda amicizia e di rispetto.
La nostra comunità, con la sua dipartita, si è impoverita di capitale umano e di memoria storica; la sua morte è stata una grave perdita per tutti coloro che, come me, hanno avuto la fortuna di apprezzarne le qualità umane, l’impegno quotidiano nel lavoro e poi nella vita al servizio della sua famiglia, segnata in questi anni da indelebili ferite. Spirito di servizio, senso del dovere, umanità, hanno connotato il suo impegno e la sua esistenza.
La sua scomparsa ha suscitato un sentimento diffuso di commozione nel nostro comune, dove “Raffaello” (così l’ho sempre chiamato) ha onorevolmente operato per la collettività e per l’Ente municipale per più di 30 anni.
Per tutti, il “Comandante gentile”, com’era universalmente riconosciuto, ha rappresentato un punto di riferimento, intervenendo con generosità nelle situazioni di disagio, spesso mediando, prevenendo e risolvendo pacificamente situazioni di conflitto.
Ha svolto un compito sociale prezioso, a tutto vantaggio della serenità cittadina, operando con equilibrio e moderazione, non chiudendo mai gli occhi ed il cuore dinanzi al bisogno.
La sua disponibilità all’ascolto sembrava, in effetti, la cifra del suo modo di essere e di agire, sempre nel rispetto della persona e nella comprensione delle ragioni dell’altro.
L’umiltà e la magnanimità sono state la sua stella polare: animato da un profondo senso del dovere, ha costantemente rifuggito il pubblico vanto e la ricerca di riconoscimenti ad ogni costo. Ha tratto soddisfazione dal semplice lavoro, inteso come disponibilità e come generoso dono di sé.
Addio, caro Comandante, rimarrai per sempre nel ricordo di chi ti ha conosciuto e ti ha stimato.
Mario Fraccaro