Erano presenti anche molti monteclarensi, primi fra tutti i volontari di SOS Terra, Legambiente e Fratello Chiese, nel pomeriggio di oggi sabato 13 aprile alla manifestazione unitaria “Per la difesa del Fiume Chiese e dei laghi d’Idro e Garda. No al folle progetto dei depuratori gardesani nel bacino del Chiese”. Un grandissimo evento di piazza organizzato dal Presidio 9 agosto e dalla Federazione delle associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d’Idro e che ha raccolto nella città di Brescia 50 associazioni, oltre 2000 persone fra i quali liberi cittadini di tutte le età, famiglie, ecologisti, volontari, presidenti di associazioni e rappresentanti delle istituzioni, tutti uniti per dire un fermo NO a quello che viene definito un progetto assurdo, dispendioso, anti ecologico e che andrebbe ad impattare pesantemente su territori e corpi idrici che nulla hanno a che vedere con il lago di Garda, primo fra tutti appunto il fiume Chiese. Tra i Sindaci presenti significativi e molto forti sono stati gli interventi dei Primi Cittadini di Idro, Gavardo e Montichiari che senza mezze misure si sono opposti al folle progetto. «Se 2000 persone sono qui presenti oggi, nonostante la questione depuratore sia partita nel lontano 2018 – ha dichiarato il Sindaco Togni – significa che la questione sta molto a cuore a tutti e non solo ai cittadini dell’asta del Chiese. Noi abbiamo fatto ricorso e questo ricorso è depositato al TAR e dovrà essere preso in esame. Questa settimana abbiamo, poi, spedito un’istanza all’ATO affinché venga fatta una valutazione ambientale strategica su questa opera che non riguarda solo la localizzazione a Gavardo e/o a Montichiari ma un territorio molto più vasto che va dal Garda fino al fiume Chiese dove saranno posizionati tubi, pompe, ecc. Accompagneremo questa istanza con uno studio tecnico per il quale il Comune di Montichiari e altri 10, quelli di Gavardo, di Muscoline, di Prevalle, di Remedello, di Bedizzole, di Calvagese della Riviera, di Calvisano, di Paitone, di Vallio Terme, di Bagnolo Mella, insieme alla Comunità Montana della Val Sabbia, hanno messo insieme 100 mila euro. Sono passati tanti anni, noi siamo ancora qui e di fatto non è ancora stato realizzato nulla grazie al sostegno dei volontari e di noi Sindaci. Due strade parallele che vanno avanti per perseguire lo stesso obiettivo e non ci fermerà nessuno perché sappiamo che la ragione e la giustizia sta dalla nostra parte». La sfilata, partita da Largo Formentone, si è snodata per il centro storico di Brescia sino a raggiungere Piazza Paolo VI di fronte al gazebo del “Presidio 9 agosto” che da ben 1000 giorni consecutivi staziona sotto la sede del Commissario Prefettizio.

Marzia Borzi