Care studentesse, cari studenti, mentre il Ministero sta preparando il modello di ripresa delle attività scolastiche, convinto della necessità di ripartire a tutti i costi con la didattica in presenza, io e il mio staff stiamo lavorando per predisporre le aule e assegnare le classi mantenendo il distanziamento sociale previsto dalle norme. 

Dopo due anni scolastici “interrotti” dall’emergenza sanitaria, abbiamo tutti compreso il valore della presenza a scuola, delle interazioni sociali, delle lezioni in laboratorio, di un’uscita sul territorio, di una partita in palestra, tutte attività indi-spensabili per promuovere lo sviluppo integrale – sul piano cognitivo, sociale, affettivo – della personalità 

di ogni studente. 

Criticata da più parti dopo l’uscita dei risultati delle prove INVALSI, la didattica a distanza è stata in realtà l’unico filo rosso di collegamento tra alunni e docenti e ha reso possibile, seppur con grande fatica da parte di tutti, lo sviluppo dei programmi scolastici e la valutazione degli apprendimenti. 

Per molti insegnanti essa ha costituito una straordinaria occasione per sperimentare approcci diversi – laboratoriali, cooperativi e collaborativi – assegnando compiti di realtà e coinvolgendo gli studenti in maniera attiva e responsabile, con risultati di grande rilievo. 

La volontà di migliorare costantemente la qualità dell’organizzazione, dei percorsi e delle metodologie di insegnamento, messa in atto al “Don Milani” a partire dal 2018 con il Progetto DADA, nella maggioranza dei casi ha creato un terreno fertile per riuscire ad affrontare la nuova, imprevista situazione in maniera virtuosa ed efficace. 

La ripresa sarà complessa e servirà grande collaborazione da parte di tutti, comprese le vostre famiglie, nel rigoroso rispetto delle regole, perché il modello si poggia su un equilibrio che è tanto più precario quanto più le ignoriamo. 

Concludo con l’appello del ministro Bianchi a fare squadra e soprattutto a vaccinarsi: “Qui al Ministero stiamo lavorando per preparare il rientro in sicurezza a settembre. 

È un lavoro articolato che ci vede impegnati come governo insieme con i territori, con le istituzioni locali, con le organizzazioni sindacali, con le singole scuole, con le famiglie. 

È un lavoro di squadra che richiama tutti alla propria parte di responsabilità. Ognuna e ognuno può fare qualcosa può dare il proprio contributo. 

Questo è vaccinarsi – insiste – ed è il modo per mettere in sicurezza noi stessi e gli altri, un atto di responsabilità collettiva, un atto di solidarietà”. 

Buon anno scolastico a ciascuno di voi!

La vostra dirigente scolastica. 

Dott.ssa Claudia Covri