Per raggiungere Vicenza, dove le penne nere di tutta Italia si raduneranno dal 10 al 12 maggio, un nutrito gruppo di Alpini sono partiti dalle loro città a piedi e, zaino in spalla, raggiungeranno la metà della 95esima adunata percorrendo diverse tappe e territori. Tra questi Montichiari li ha visti arrivare nel tardo pomeriggio di martedì 7 maggio, quando sono stati accolti nella sede alpina locale dal capogruppo Valerio Pilati e dai compagni d’arma monteclarensi. Tra loro alcuni visi noti per aver già portato a termine imprese di questo tipo e anche tre donne, simpatizzanti dell’Arma che da anni ormai condividono un’esperienza fatta di condivisione, solidarietà e spirito di gruppo. Dario Cimberle, 73 anni, ha completato per la prima volta il percorso di camminata dal suo paese Moncalieri in Provincia di Torino nel 2008 dopo aver compiuto il Cammino di Santiago e lo porta avanti ormai annualmente. «Ho partecipato a sette adunate nazionali, che ho sempre raggiunto a piedi dal Piemonte – racconta –  La più distante è stata quella del 2015 a L’Aquila. Sono di Moncalieri ma faccio parte del gruppo Alpini di Edolo, della sezione della Val Camonica perché ho svolto il servizio militare a Merano. Molte persone per strada ormai mi riconoscono e, grazie agli articoli e ai passaggi televisivi che mi sono stati dedicati, talvolta mi chiedono un selfie o un autografo. A me fa piacere ma tutto quello che faccio – ci tengo a sottolinearlo-  lo faccio solo per gli Alpini perché le persone capiscano quanto impegno e passione porti tutti noi a partecipare alle adunate nazionali e a tener vivo lo spirito di gruppo» Remo Facchinetti è, invece, il portavoce degli Alpini di Colli San Fermo e Consigliere della sezione ANA di Bergamo. Con lui sono giunti a Montichiari una ventina di Alpini anche loro pronti a raggiungere Vicenza rigorosamente a piedi. «L’adunata Alpini a Vicenza – dichiara – ha come motto “il sogno di Pace degli Alpini” ed è per noi l’occasione  per promuovere una raccolta fondi per il progetto di educazione alla pace e alle pari opportunità “Intrecci di Pace”,  rivolto alle giovani generazioni. Anche per noi questo non è il primo percorso a piedi per raggiungere l’adunata. Abbiamo fatto altri percorsi portando peraltro ultimamente una reliquia del Beato don Carlo Gnocchi, anche in questo caso per raccogliere fondi che potessero finanziare un percorso per persone con disabilità sui Colli di San Fermo. Il nostro gruppo di camminatori è composto da Alpini di tutte le età e questo crea un grande ponte solidale tra generazioni, e da tre donne simpatizzanti che condividono il nostro percorso e i nostri valori, quelli che ci impegniamo ogni giorno anche a trasmettere ai più giovani anche attraverso i campi scuola organizzati annualmente». Dopo una cena conviviale e il pernottamento rigorosamente in branda nella sede locale, gli Alpini camminatori sono ripartiti di buon mattino per la prossima tappa verso Vicenza con la promessa di rivedersi presto in quel di Montichiari per la Seconda Adunata del prossimo ottobre. 

Marzia Borzi