Apprendere dalle eccellenze italiane grazie all’Unione Europea: è questo l’obiettivo del programma “TLN Mobilicat” della Generalitat de Catalunya, una delle iniziative raccomandate dall’Unione europea, attraverso il Fondo Sociale Europeo, che mira a combattere la disoccupazione giovanile e favorire l’inserimento lavorativo attraverso la mobilità transnazionale e l’apprendimento di una formazione di qualità. Ed è grazie a questo programma che è arrivata a Montichiari Judit De Scalzo Alvarez, ventunenne di Barcellona, appassionata di moda che, per apprendere nel modo migliore possibile l’arte della sartoria internazionale, è stata inserita in un’attività di tirocinio presso “Falpalà”, la sartoria noleggio di costumi d’epoca e teatrali sita in Borgosotto. «Ho aderito a questo progetto per giovanissimi che non trovando un’occupazione di qualità in Spagna – racconta – cercano un’occasione all’estero soprattutto apprendendo competenze mirate e di qualità. Dopo la scuola media, ho frequentato un corso di formazione di sartoria per lo spettacolo. Fare la costumista sarebbe il mio sogno e per questo ho scelto di rendere più solide le mie competenze qui a Falpalà che è una delle eccellenze italiane assolute per i costumi e ha collaborato con molti registi, costumisti e scenografi oltre che in tantissime rievocazioni storiche a livello nazionale. Prima di partire, ho frequentato per due mesi un corso di italiano per imparare le basi della lingua, ho lavorato in un negozio di abiti da sposa e in uno di abiti per il teatro. Arrivata in Italia, sono stata alloggiata in un appartamento a Brescia con altri ragazzi che hanno affrontato percorsi diversi rispetto al mio. Ogni giorno per circa tre mesi ho raggiunto Montichiari in pullman e mi sono impegnata dalla mattina al pomeriggio per apprendere l’arte della sartoria di alto livello. Qui a Falpalà ho avuto modo di cucire di tutto: abiti, mantelle, passamanerie e tantissimi cappelli che non avevo mai realizzato prima e nei quali mi sono specializzata. Quando sono entrata in questo palazzo mi è sembrato tutto meraviglioso: a Falpalà ho potuto venire a contatto con oltre 10.000 abiti e costumi, da quelli teatrali, a quelli storici, da sera o da sposa, ognuno dei quali rappresenta un capolavoro unico, frutto di un meticoloso e straordinario lavoro artigianale. All’inizio toccare queste meraviglie mi metteva un po’ di paura ma, soprattutto grazie all’aiuto di Rosemary Angeloni che mi ha accolta e guidata in questo mondo, sono migliorata tantissimo. A Barcellona ho la mia famiglia ma Montichiari mi rimane nel cuore come pure le città d’Italia che ho potuto visitare: prime fra tutte Verona e Venezia. Sto valutando l’idea di restare e mi piacerebbe lavorare come costumista nel mondo dello spettacolo. Lavorare a Falpalà è stata una straordinaria esperienza e qui mi sono convinta che questo è il percorso che voglio continuare».
Marzia Borzi