Quando questo numero di Paese Mio sarà nelle mani dei lettori, l’emergenza siccità non sarà passata. Magari nel frattempo una mezza piovuta sarà provvidenzialmente arrivata dal cielo, ma, vista la drammaticità della situazione, comunque vada non sarà di certo sufficiente a risolvere la situazione. Ci vuol altro che una mezza piovuta per ritornare alla normalità…

Questo significa che, comunque vada, saranno ancora di grande attualità le parole del sindaco Marco Togni, il quale, per limitare i danni dovuti alla carenza di acqua, ha messo nero su bianco alcune raccomandazioni: praticamente una lunga e variegata serie di comportamenti virtuosi, che sarebbe cosa buona e giusta rispettare.

Togni inizia precisando che «le scarse precipitazioni dello scorso inverno e il perdurare della mancanza di precipitazioni hanno fatto sì che le riserve d’acqua superficiali e delle falde sotterrane siano in grande affanno, causando gravi danni all’agricoltura». Tale situazione, ricorda il primo cittadino, «comporta doverosamente ad ogni singolo cittadino un uso attento, parsimonioso e razionalizzato dell’acqua potabile». Ecco allora allora le raccomandazioni, una specie di decalogo che, se rispettato da tutti, potrebbero evitare quello che è stato fatto in molti altri Comuni: non più semplici raccomandazioni, ma rigorosi divieti.

Ecco allora l’invito a limitare l’irrigazione di giardini e prati, il lavaggio di portici, aree cortilizie e piazzali, il lavaggio di veicoli e il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine e cose del genere. Cose di buon senso, insomma, che, in una situazione del genere, sono più che comprensibili.

Marco Togni invita poi i suoi concittadini ad adottare alcuni particolari accorgimenti: a esempio «riparare i rubinetti che gocciolano ed installare sui rubinetti di casa i filtri aeratori (che, pur mantenendo la stessa pressione, dimezzano i consumi); preferire la doccia al bagno (grazie alla quale si diminuisce del 75% il consumo d’acqua); diminuire il tempo della doccia (ogni minuto passato nella doccia si consuma dai 6 ai 10 litri d’acqua); chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti o ci si rade (precauzioni che consentono di risparmiare 6 litri d’acqua ogni minuto)».

Altri consigli del sindaco: «Fare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico e utilizzare le giuste quantità di detergenti (si risparmiano 8.200 litri d’acqua l’anno); se possibile, sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli energy star, che consentono di risparmiare il 50% d’acqua; controllare regolarmente il contatore per rilevare eventuali perdite e chiudere il rubinetto centrale nei periodi di assenza da casa». Inoltre sarebbe cosa buona e giusta «raccogliere l’acqua piovana per innaffiare fiori, orti e giardini e riutilizzare l’acqua ogni volta che si può».

Niente di eccezionale, insomma: comportamenti virtuosi che, con un po’ di attenzione, sono alla portata di tutti. (mtm)