Si sono conclusi sabato 18 febbraio gli incontri che la Protezione Civile Sezione di Montichiari ha tenuto presso l’IC2 Rita Levi Montalcini, sei spazi di confronto volontari/alunni organizzati con le classi prime e seconde della Secondaria di primo grado e fortemente voluti dalla Dirigente Scolastica, professoressa Sabina Stefano, per far conoscere una delle associazioni più importanti del territorio nonché per fornire agli alunni dell’istituto nozioni importanti sui comportamenti da tenersi in caso di calamità. «È molto importante per i nostri studenti – ha dichiarato Stefano – innanzitutto conoscere le associazioni ed entrare in contatto diretto con le esperienze di volontariato del territorio e in particolar modo con quelle associazioni che lavorano anche per l’acquisizione di competenze trasversali di Cittadinanza che fanno parte degli obiettivi principali del nostro Piano dell’Offerta Formativa e del senso civico che cerchiamo da sempre di trasmettere agli alunni. Ci tengo tanto a ringraziare la professoressa Silvia Desenzani che come responsabile sicurezza dell’istituto ha portato avanti il progetto e la Protezione Civile di Montichiari che ha voluto e partecipato attivamente agli incontri con i ragazzi. Incontri che sono stati sicuramente un’esperienza positiva che speriamo di poter ripetere anche il prossimo anno». Durante i sei appuntamenti tre volontari, con il coordinatore di sezione Agostino Nardiello, hanno presentato l’associazione, le varie attività che negli ultimi anni l’hanno vista intervenire sul territorio e a livello nazionale in caso di criticità e hanno fornito ai ragazzi nozioni importanti riguardanti la sicurezza, per poter agire adeguatamente in caso di emergenza. Gli incontri sono stati anche l’occasione di inaugurare l’aula multifunzione dell’IC2, uno nuovo spazio scolastico attrezzato con lavagna multimediale e postazioni mobili in cui gli studenti possono svolgere approfondimenti, incontri formativi, attività utili per la crescita nella vita quotidiana e come cittadini e nel quale ancora di più che nelle consuete aule scolastiche  i ragazzi potranno diventare soggetti attivi e partecipi del proprioapprendimento.

Marzia Borzi