Negli ultimi anni i play out erano uno spauracchio da evitare per la Virtus Manerbio. In questa stagione così difficile sono diventati un obiettivo assai impegnativo, ma da cercare di raggiungere fino all’ultima partita dell’ultima giornata. In effetti la squadra biancoverde, sulla cui panchina dalla fine dello scorso gennaio si è seduto Emilio Simoncelli, si trova prigioniera sul fondo del girone G di Prima Categoria. La retrocessione è un pericolo più che concreto, tanto che, numeri alla mano, il primo pensiero in questo momento della compagine virtusina dev’essere quello di evitare di scivolare direttamente in Seconda Categoria e di cercare nell’ultimo mese di questo Campionato un qualche appiglio per riaccendere, magari in extremis, la speranza. Visto anche il cammino fin qui seguito dalla Virtus Manerbio, dunque, il primo obiettivo è quello di lasciare al Psg l’ultimo posto che condanna senza alcuna possibilità di appello a salutare la Prima Categoria. Numeri alla mano, il secondo passo non è purtroppo meno impegnativo, visto che ai biancoverdi non basta arrivare nel quartetto dei play out per avere la certezza di giocarsi tutto agli spareggi. In effetti bisogna prendere in esame quello che sarà il distacco finale dalla quartultima e dalla quintultima per poter capire se la stagione potrà avere un’ulteriore appendice o se, proprio come è già capitato in positivo alla stessa compagine virtusina, la distanza tra le pericolanti è superiore a quella consentita per dare vita allo spareggio, con la conseguenza di assegnare direttamente la salvezza alla formazione meglio piazzata in classifica. Calcoli molto complicati, che possono però venire riassunti in quello che è stato definito lo spirito che dovrà accompagnare la Virtus Manerbio alla fine di questo torneo così travagliato. Al termine del Campionato mancano ancora solo cinque partite e la compagine di mister Simoncelli deve guardare avanti con il solo pensiero, facile e complicato al tempo stesso, di raccogliere il maggior numero possibile di punti (anche se gli avversari sono ambiziosi come Sporting e Governolese o vogliono raggiungere la salvezza diretta come Gonzaga e Voluntas Montichiari, senza dimenticare il Pralboino che sarà il rivale dell’ultimo turno infrasettimanale che precederà la Pasqua). I conti si faranno soltanto alla fine e in quel momento si vedrà se i biancoverdi saranno riusciti a regalarsi o meno l’appendice dei play out. In ogni caso, al di là di quello che potrà essere il verdetto finale, la compagine manerbiese, nonostante tutte le difficoltà che incontra e dovrà incontrare sul suo cammino, è comunque chiamata ad uscire ogni volta dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto. È questo il finale che la Virtus Manerbio non può permettersi di mancare, anche per confermare quei valori e quello spirito che caratterizzano da anni una delle società più apprezzate del panorama calcistico bresciano, sia a livello di prima squadra che di settore giovanile.          

Luca Marinoni