A Manerbio il 16 aprile scorso sono stati abbattuti undici tigli nel piazzale antistante la vecchia entrata della fabbrica Marzotto.

Di fronte a fatti così ostili e preoccupanti per l’intera comunità di Manerbio e non solo, è opportuno e doveroso tornare a riflettere sul rapporto uomo/natura.

La relazione fra uomini e piante è un problema difficoltoso ma così semplice da poterlo descrivere con una sola parola: DIPENDENZA.

La vita animale dipende da quella vegetale poiché senza le piante la vita animale sarebbe impossibile; ecco un primo concetto che ci aiuta a capire l’origine della vita: le piante sono l’anello che lega il sole alla terra.

È grazie alle piante e agli altri vegetali che trasformano l’energia luminosa del sole in zuccheri e ossigeno che noi e gli animali viviamo.

È dunque la fotosintesi il vero motore della vita: acqua, luce e anidride carbonica sono infatti le basi per produrre alimento e ossigeno.

Non c’è nulla di più importante, dipendiamo dalle piante in tutto!

E’ una nozione nota e comune a tutti che le piante siano la base della catena alimentare e che l’ossigeno, essenziale alla vita, provenga da loro.

Penso che tutti abbiamo queste informazioni di base.

Manca forse la consapevolezza che le piante, oltre a garantirci la vita, ci indicano anche un sistema valoriale che sta al di là della destra e della sinistra, ma è comune a tutti gli uomini e tutte le donne che amano riconciliarsi con la natura.

Infatti le piante purificano l’aria, la filtrano rendendola più respirabile; deviano i venti, rallentando la loro furia, sostengono gli argini, riducendo le frane; ombreggiano, proteggendoci dal sole; creano barriere acustiche, proteggendoci dai rumori; creano barriere verdi, donandoci godibili paesaggi.

Perché dunque, privarci di questi doni con tanta superficialità?

Perché a Manerbio, l’autodefinita “amministrazione del fare” o chi per essa, ha deciso tale scempio irresponsabile senza una plausibile ragione?

Quelle piante dopotutto hanno offerto il loro florido benessere ambientale dal lontano 1937, senza chiedere nulla in cambio se non un doveroso rispetto.

Doveroso ricordare che undici tigli adulti assorbono ogni anno circa 2 tonnellate di CO2, quindi, il loro abbattimento produrrà un ulteriore peggioramento della qualità di quegli 11.500 litri di aria che, ognuno di noi, quotidianamente respira e non sarà certo una sanzione amministrativa che potrà sanare o migliorare tale situazione.

Tutto ciò rende evidente che “l’amministrazione del fare” ha fatto l’ennesimo danno.

Ormai è visibile a tutti i manerbiesi la distorta visione di futuro in-sostenibile che guida il loro operato:

  • l’apertura del parcheggio nel cortile di palazzo Luzzago;
  • la decisione di prevedere l’insediamento sul nostro territorio di nuove fonderie di alluminio e ottone che prima erano off limits;
  • l’abbattimento irresponsabile di questi tigli.

Possiamo anche noi affermare che hanno veramente fatto tanto, per il bene di tutti dovrebbero iniziare a fare un po’ meno.

Partito Democratico Circolo Di Manerbio