Mecenate è un termine che deriva dal nome di un cavaliere romano (Caius Maecenas), che, nel primo secolo avanti Cristo, era consigliere di Augusto, nonché influente protettore di letterati e artisti. E’ per questo che, per «estensione», diciamo pure per antonomasia, ogni munifico protettore e benefattore di poeti viene definito mecenate. Col termine di mecenatismo, infatti, si fa riferimento all’azione di sostenere attività artistiche e culturali.

In passato il mecenatismo era solito manifestarsi in forma di sostegno economico e materiale da parte di sovrani, aristocratici e possidenti nei confronti di artisti, i quali usavano contraccambiare svolgendo incarichi di tipo cancelleresco, oppure ponendo la propria arte al servizio del potere rappresentato dai loro benefattori, dando così prestigio alle loro corti (fenomeno, questo, utilizzato ampiamente anche dalla Chiesa).

Oggi, più in generale, si parla di mecenatismo anche facendo riferimento al sostegno ad attività come il restauro di monumenti e/o spazi culturali abbandonati. Si usa inoltre il termine «mecenate d’impresa» per indicare un finanziatore di iniziative imprenditoriali, con caratteristiche innovative e di rischio dalle quali non si aspetta un ritorno finanziario diretto.

Non sappiamo a quale categoria di mecenati possa essere associata la famiglia degli industriali cremonesi Corazzi. Sappiamo però che, quale sia il modo con lui li vogliamo etichettare, i Corazzi hanno fatto una bellissima cosa, donando 30.000 euro alla scuola dell’Infanzia di Manerbio gestita dalla Fondazione Ferrari.

Per chi se lo fosse dimenticato, ricordiamo che la Fondazione Ferrari, che gestisce una scuola materna e un asilo nido, è presente sul territorio manerbiese dal 1884: prima solo come scuola materna, diventata paritaria nel 2001; poi, dal 2007, anche come asilo nido, trasformando un’attività di nido-famiglia fornita da un’associazione locale. Dal 2008 assume la gestione della scuola materna e dell’asilo nido Margherita Marzotto, in quanto le suore salesiane lasciano il proprio incarico alla Fondazione Marzotto. 

Dall’anno scolastico 2010-2011, la scuola materna e l’asilo nido Marzotto confluiscono definitivamente nella Fondazione Ferrari, che offre il servizio di scuola dell’infanzia nell’edificio di via Solferino e il servizio di asilo nido nell’edificio di via Lombardi.

Quale che sia la storia di questa bella realtà, resta il fatto che i Corazzi di Cremona le hanno donato 30.000 euro, con i quali si è provveduto a «rifare» il giardino dell’asilo, così che ora i bambini hanno a disposizione spazi ancora più belli e attrezzati. Un bel gesto, quello della famiglia cremenese, che acquista ancora più significato perché fatto nei confronti dei nostri bambini, cioè del nostri futuro. Il minimo che possiamo fare è un grazie grande così.  

MT Marchioni