Presi così, asetticamente, cioè senza pensare a tutto quello che ci sta dietro, potrebbe sembrare che i numeri raccontino un’altra storia. Per il 2018, stiamo parlando di oltre 860 quintali di carta, più di 600 quintali di vetro, più di 400 quintali di plastica, quasi 1.600 quintali di sfalci, quasi 1.200 quintali di organico… E poi 80 quintali di metallo, 270 e passa quintali di legno…

Verrebbe da pensare, insomma, che Manerbio e i manerbiesi siano grandi produttori di rifiuti, con tutto quello (di negativo) che ne consegue. 

Ma se si precisa che i numeri di cui abbiamo dato conto sono quelli della raccolta differenziata, ecco allora che ciò che sembrava un difetto diventa un pregio.

Sì, perché, mettendo in fila i numeri di cui abbiamo detto, facendo calcoli, confronti, percentuali eccetera eccetera, salta fuori che, nonostante sia in vigore da pochi anni, in questo grande Comune della Bassala raccolta differenziata si attesta, anzi, supera, anche se di poco, l’80%. 

Che è quasi un punto in più in percentuale rispetto all’anno precedente, ma soprattutto cinque punti percentuale in più rispetto a quattro anni fa, quando, come dicevamo, è iniziata regolarmente la raccolta differenziata dei rifiuti.

Un risultato che premia gli sforzi degli amministratori, che hanno creduto e voluto il passaggio alla differenziata (sappiamo bene la difficoltà con cui ci si deve confrontare, all’inizio, intro-ducendo un’esperienza del genere. 

Così è stato in tutti i Comuni, così è stato anche a Manerbio…); un risultato, dicevamo, che premia gli sforzi degli amministratori, ma anche i cittadini, che hanno capito l’importanza della raccolta differenziata e si sono impegnati, spesso anche cambiando le proprie abitudini, affinché tutto andasse per il meglio.

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque? 

Certo che sì, anche se, come ha avuto modo di precisare l’assessore all’Ecologia Paolo Vittorielli, nonostante l’ottimo 80 e passa per cento, ci siano ancora margini di miglioramento.

Miglioramento che arriverà di certo. 

Magari anche passando attraverso la lotta senza quartiere, senza se e senza ma, a coloro i quali se ne fanno un baffo del rispetto delle regole, praticando ancora l’abbandono selvaggio dei rifiuti. 

Sono pochi, per fortuna. Ma incivili del genere ci sono.

Non solo a Manerbio, intendiamoci. I pirla che buttano i rifiuti per strada, nei campi o nei fossi ci sono anche a Leno, Ghedi, Bagnolo, Orzinuovi… 

Al pari di quella dei cretini, anche la mamma degli incivili è sempre incinta.

Ma siamo certi che, se, oltre a spiegare come si deve fare, si comincia a sanzionare chi non rispetta le regole, qualcosa cambierà.