Il ”Decreto Lavoro 2023”  ha introdotto nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, istituendo, tra le altre, l'”assegno di inclusione”. L’assegno di inclusione è riconosciuto a decorrere dal primo gennaio 2024 quale misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi economici sulla base dell’ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. L’assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in almeno una delle seguenti condizioni: con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età, in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. L’Assegno di inclusione può essere richiesto con modalità telematica all’INPS. Il Comune ha il compito fondamentale di svolgere i controlli anagrafici sulle dichiarazioni dei cittadini. I nuclei beneficiari di assegno di inclusione, una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale, sono tenuti ad aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. Il percorso viene definito nell’ambito di uno o più progetti finalizzati a identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti. La valutazione multidimensionale è effettuata da operatori del servizio sociale competente del Comune.