È stato un intervento molto amareggiato, oltre che arrabbiato, quello che Gian Paolo Bassini gestore dell’Aquatic Center Montichiari ha condiviso nei confronti della politica locale degli ultimi 20 anni che ha definito «inefficiente, incapace di raccogliere le vere esigenze della cittadinanza e di supportare gli impianti sportivi come dovrebbero». Bassini è arrabbiato per le carenze degli amministratori e dei funzionari che hanno provocato la perdita di grandi opportunità per un impianto che era (ed è) il fiore all’occhiello della città, conosciuto ben oltre i confini locali. Sono soprattutto due le criticità attuali che segnala: quelle legate all’utilizzo della tribuna (inagibile ormai da molti anni) e la recente odissea legata al bando di efficientamento energetico. «Da 20 anni qui non vedo né un sindaco né un assessore presenti per perseguire gli obiettivi citati sopra – racconta –  Il problema dell’utilizzo della tribuna è ormai noto da anni e avrebbe potuto essere facilmente risolto investendo nell’impianto. Invece si è cercata la via legale, limitandone dapprima l’utilizzo a soli 99 spettatori e, quando la normativa si è fatta ancora più rigida, chiudendone del tutto l’accesso con un cancello. La chiusura delle tribune ha impedito lo svolgimento del nostro trofeo nazionale con un danno anche d’immagine per Montichiari e, da anni, rende impossibile ai genitori di poter assistere alle lezioni dei propri figli da una comoda posizione, oltre che l’organizzazione di feste dedicate ai bambini (e non solo) che erano un importante momento di aggregazione per tutti e una vetrina di tutte le attività dell’impianto. Più recenti invece sono le incompetenze legate all’efficientamento energetico. Nel mese di agosto 2022 è uscito il bando regionale per il riconoscimento di fondi da destinare a tali interventi (la sostituzione di due UTA e l’istallazione di 40 mq di fotovoltaico), che sarebbero indispensabili per l’evidente vetustà e inadeguatezza di alcuni impianti che, seppur funzionanti, provocano disservizi per l’utenza, senza dimenticare che la bolla speculativa energetica è ben lontana dalla conclusione e l’unica salvezza per i grandi impianti sportivi è proprio l’efficientamento energetico. Nonostante la nostra disponibilità ad effettuare gli interventi (procedura prevista da bando regionale) la proposta è stata più volte rifiutata, portando alla difficile situazione attuale che, dopo quasi due anni, vede i lavori ancora non eseguiti. Il progetto è stato definitivamente approvato ad inizio marzo 2024 e questo, vista la normale burocrazia pubblica e gli incidenti percorso sempre possibili, non dà certezza che tutto venga realizzato entro la fine dell’estate con conseguenti possibili ulteriori problemi di gestione. La pandemia è stata una iettatura ma allo stesso tempo una grande opportunità per gli impianti sportivi grazie all’apertura di bandi e alla elargizione di fondi ma se la politica non è in grado di perseguire queste opportunità, tutto risulta inutile. Cosa accadrà dell’impianto dell’Aquatic Center nei prossimi anni non so dirlo ma di fronte ad una politica locale sempre più distaccata dai bisogni reali dei cittadini e incapace di avere visioni future non posso che prevedere un lento declino». Allo sfogo di Bassini ha replicato il sindaco Marco Togni: «Il Sig. Bassini dovrebbe ringraziare che abbiamo tagliato 411.000 euro di altre opere per intervenire sulle piscine e che avrà un risparmio (calcolato dal tecnico che lui ci ha suggerito) stimato in circa 40-50.000 annui. Abbiamo passato l’ultimo anno ad accogliere tutte le sue richieste e modificato innumerevoli volte il progetto con continue integrazioni, superando tutte le difficoltà per il bene dell’immobile e per la valorizzazione del patrimonio comunale oltre che dei fruitori dell’impianto». Al momento in cui scriviamo l’appalto è finalmente concluso ma si è ancora in attesa che i lavori alle piscine comunali possano partire. 

Marzia Borzi