La comunità manerbiese è ricca di una linfa vitale spesso ancora troppo poco conosciuta o sottovalutata.
Accanto alle numerosissime associazioni di volontariato presenti sul territorio, nascono gruppi spontanei che si uniscono al fine di garantire il benessere all’intera società. È il caso di alcune mamme e giovani donne che, un giorno di cinque anni fa, hanno deciso di mettere a disposizione le loro energie e il loro tempo per garantire un sano divertimento ai nostri giovani. E così, partendo dalle squadre sportive manerbiesi di pallavolo del PGS, Polisportiva Giovanile Salesiane – già solite organizzare eventi extra sportivi per le atlete – è nato una sorta di “co-mitato”, coordinato da Cristina Fuoco e supportato don Matteo Busi, rivolto a tutti i preadolescenti e adolescenti manerbiesi. “Abbiamo iniziato ad organizzare due sabati sera al mese quando ancora c’era don Oscar” precisa Fuoco “si trattava di momenti di svago per tutti i ragazzi delle medie.
Poi, con la pandemia e quando le disposizioni governative l’hanno permesso, siamo stati costretti a fare tutti i sabati dividendo i gruppi per evitare assembramenti”.
Prima dell’emergenza sanitaria, il gruppo di Cristina Fuoco, insieme a don Matteo e alla presidente del Pgs e catechista Marilena Barbariga, ha dato vita ad un programma ricco di eventi che spaziavano da serate con ritrovo in oratorio, pizza e cinema, ma anche tante gite fuori porta come la visita a Brescia sotterranea o la caccia al tesoro per le vie di Cremona o, ancora, il pattinaggio su ghiaccio alla pista in città.
“Abbiamo partecipato a tanti momenti emozionanti” racconta Fuoco “come per esempio quella volta che abbiamo invitato un gruppo di musicisti giapponesi che ci hanno proposto un concerto con le percussioni.
I ragazzi ne sono rimasti entusiasti”.
Non sono mancate nemmeno le due gite annuali, possibili fino al febbraio del 2020, con le mete immancabili di Jesolo in estate e Borno in inverno. In fase di definizione ora è il campo estivo che, assicurano gli organizzatori, sarà un appuntamento imperdibile.
Oggi l’emergenza sanitaria ha costretto a rivedere i programmi, a modificare alcuni piani e a ridefinire le modalità di incontro, ma l’ani-mazione in oratorio ha ripreso appena le condizioni della pandemia lo hanno permesso.
In programma ci sono ancora tante iniziative e ad essere coinvolti sono anche i ragazzi delle superiori che stanno rispondendo con tanto entusiasmo alla chiamata degli adulti. Inoltre il calendario estivo prevede anche due gite ciascuna di due giorni, come già avvenuto durante gli scorsi anni.
Da quando l’oratorio ha riaperto dopo la chiusura dettata dal lockdown, inoltre, è stato fatto un appello ai cittadini per la sorveglianza dei giovani all’interno della struttura. Ancora una volta alcuni manerbiesi hanno messo a disposizione il loro tempo dimostrando grande partecipazione alla comunità e senso di responsabilità.
“I volontari sono sempre graditi” conclude Cristina Fuoco “c’è sempre molto da fare, piccoli lavori in oratorio, sorvegliare i ragazzi che abbiano un buon comportamento, proporre loro momenti di svago, giochi o semplicemente favorire la socializzazione.
Si può essere volontari anche solo qualche ora, un solo giorno, quando si può”.
Non esiste alcun obbligo di continuità nel regalare il proprio tempo libero agli altri. Basta quel momento in cui si decide di farlo ed è già un gran dono per tutti i cittadini. A fianco poi delle iniziative del gruppo di animazione dell’oratorio, torna l’appunta-mento con il Grest estivo organizzato dalla Parrocchia di Manerbio.
Dal 12 al 30 luglio, bambini e ragazzi avranno la possibilità di trascorrere le loro giornate – in compagnia di animatori e volontari – all’in-segna del divertimento e della socializzazione in un contesto formativo e altamente dinamico. Come già lo scorso anno i bambini della scuola elementare saranno collocati al parco Paolo VI, mentre i ragazzi delle medie all’oratorio. “Abbiamo già da tempo avviato la macchina organizzativa” spiega don Matteo “e aspettiamo tutti per un’estate di gioia e divertimento”.
Non resta che ringraziare, dunque, quanti si impegnano affinchè l’oratorio di Manerbio continui ad essere luogo di incontro aggregazione e crescita.
Barbara Appiani