Egregio Direttore,

a lettura di articolo apparso il mese di gennaio sul vostro giornale per iniziativa del sindaco del Comune di Rovato Tiziano Belotti avente ad argomento i test antidroga. A riguardo, ritenendo che si tratta di un argomento d’importanza molto rilevante, mi sono sentito di voler suggerire come si potrebbe affrontare bene l’argomento.

Fare i complimenti a Lei e quello che sarà di tutto il Consiglio Comunale è un diminutivo perché è una iniziativa che stimola la ricerca a trovare una risposta al problema stupefacenti. Suggerirei che l’iniziativa non resti fine a sé stessa e l’esser contenti del gesto. L’iniziativa dovrebbe cercare di avere un seguito. Già da molti anni si parla ma non si riesce a trovare una soluzione: perché? Cercare di darsi una risposta già sarebbe un modo giusto e conseguente di come affrontare il problema. Sì, perché oggi è un problema dannoso per la società tutta.

Mi sia permesso però di dare un suggerimento in merito all’argomento in quanto già tra il 1975 e il 1980 occupavo una di quelle sedie che oggi siete seduti voi consiglieri, e nel 1974 fui eletto, come tanti, quale primo presidente del Consiglio di Circolo come dettato dai Decreti Delegati.

Restando sul tema dell’uso degli stupefacenti, prevenire significa far sì che si possa iniziare ad educare partendo dalla scuola elementare, se non addirittura da quella dell’infanzia.

In quel tempo, a Rovato, riuscivamo ad organizzare nei mesi di ottobre, novembre fino a metà dicembre incontri fra genitori ed insegnanti, tenuti nell’aula magna della scuola elementare, perché quando si parla di scuola, il luogo più idoneo ad ospitare simili discussioni è l’edificio scolastico stesso, invitando medici e persone competenti a seconda dell’argomento da trattare: educazione alimentare, sanitaria, civica, prevenzione nell’uso degli stupefacenti, etc. Questi sono argomenti che potrebbero sembrare banali, ma diventano importanti proprio per gli adulti. Inoltre, la conoscenza dei problemi diventa mezzo di trasmissione per la famiglia e all’interno della stessa. Ho fatto i complimenti al Sindaco e tutto il Consiglio Comunale per l’iniziativa, ma questo dovrebbe essere da stimolo per la scuola tutta – elementari, medie e superiori – perché del problema se parla ogni tanto, spesso con limitata partecipazione.

Per quel che vedo, mi riesce difficile capire il ruolo stesso della scuola all’interno dei propri organismi che non promuove più questi argomenti e io direi che dovrebbero essere fatti sistematicamente ogni inizio anno scolastico. La scuola per me è come una ruota: si entra da scolari, si diventa genitori e si deve tornare ad interessarsi dei giovani figli.

Non voglio aggiungere altro sull’argomento, se non rifacendo i complimenti per l’Iniziativa: tanto mi sembrava di dover fare perché, come recita il nome di questo giornale, Rovato è pur sempre il “paese mio”, anche se ne sono lontano da anni.

Tino Bono