A Rovato, la nostra sempre più ecologica capitale franciacortina, le piste ciclabili stanno diventando giorno per giorno, pedalata dopo pedalata, una bella realtà, che molti ci ammirano ma a nostra volta dovremmo incrementare ancor più mirando a quelle località che la considerano una vera e propria priorità. All’uopo come non andare alle nostre inimitabili frazioni, in cui fatica a ingranare la marcia la medesima opportunità. Vogliamo mettere la gioia prodotta da una bella pedalata, il divertimento assicurato nel condividerla con familiari e amici, per non parlare della nostra salute, che tutti andremo certo a migliorare? Tutte validissime ragioni per lasciare nel garage la “quattro ruote” e inforcare senza esitazione il mezzo più green, avventuroso e stimolante che esista al mondo, eccezion fatta per il cavallo…di San Francesco. Ma rimaniamo sulla pista ciclabile, metaforicamente e in senso letterale. Quando la percorriamo in bicicletta in contemporanea con i pedoni (sono frequenti le piste ciclabili dedicate a entrambi) dovremmo sempre moderare la nostra velocità, consapevoli di come non ci troviamo in un performante velòdromo, tantomeno esse sono destinate a qualsivoglia gara e noi non ambiamo ad alcuna medaglia o trofeo. In realtà faremmo assai bene a prendere in considerazione come comportamenti superficiali potrebbero provocare pericolose collisioni tanto con chi va a piedi come con coloro che conducono una due ruote al pari nostro. Il nostro velocipede (voce desueta sinonimo di bicicletta ma ancora presente in certi testi) è estremamente silenzioso e questo lo rende potenzialmente pericoloso poiché rivela il nostro arrivo spesso quando è ormai impossibile evitarci. Molto meglio segnalare la nostra presenza con l’apposito campanello, le luci e all’occorrenza la nostra stessa voce. Tutto, pur di trascorrere momenti spensierati e salutari nonché consentire di fare lo stesso al nostro prossimo. Un’ultima cosa, prima di imboccare qualsiasi pista ciclabile, a Rovato così come altrove, non dimentichiamo di far salire con noi a bordo due preziosi compagni di viaggio, senza i quali faremmo bene a non inforcare il mezzo ambientalista: la prudenza e il buonsenso; non ce ne pentiremo. Come dire, si sono fatte le piste ciclabili; facciamo i ciclisti. Questi speciali percorsi sono direttamente proporzionali ai loro fruitori, tanto più sicuri e auspicabili i primi quanto più responsabili gli altri. “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza”. (Herbert George Wells)

Giuseppe Agazzi