Oltre 4 milioni di utili per Acque Bresciane, il gestore unico del servizio idrico integrato di Brescia, ma dal “cuore” rovatese nel 2022. Nonostante la grande siccità e la crescita dell’inflazione, in particolare per i costi energetici, il primo bilancio integrato testimonia la solidità della società.

Sono 113 i comuni gestiti; il valore della produzione supera i 121 milioni di euro, il margine operativo lordo sfonda il muro dei 34 milioni e gli investimenti sfiorano i 40 milioni (per una spesa pro capite di 75,65 euro, a fronte di una media nazionale di 56 euro). Tra i lavori realizzati l’estendimento della rete fognaria nelle zone non servite a Rovato, Lonato e Borgo San Giacomo, la costruzione del depuratore intercomunale di Mairano e la nuova stazione di rilancio in località Bosine a Iseo. Tante anche le iniziative di contrasto al cambiamento climatico

La scelta di redigere il Bilancio integrato – rendicontazione finanziaria e di sostenibilità insieme – anticipa gli obblighi che la Direttiva europea 2022/2464 introdurrà gradualmente a partire dai report sui dati 2024 è “una scelta che conferma il profondo legame fra il nostro Piano industriale e il Piano di sostenibilità, entrambi rivolti al 2045”, ha commentato la neo presidente di Acque Bresciane Patrizia Belli. “Un impegno per la responsabilità sociale e la trasparenza intrapreso con il primo bilancio di sostenibilità nel 2018, dall’anno successivo redatto secondo gli standard internazionali di reporting (GRI) e certificato da una società indipendente. Oggi, in un unico documento, vengono presentate non solo le performance economiche e finanziarie, ma anche le tematiche ambientali e sociali, con la governance, le politiche e gli obiettivi strategici, in accordo con gli SDGs” (Obiettivi per lo sviluppo sostenibile sono definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite).

Il 2022 è stato anche l’anno della trasformazione di Acque Bresciane in Società Benefit, e per questo vede la luce anche la prima relazione d’impatto, mentre prosegue la valutazione da parte terza sull’attuazione del Green Loan, il finanziamento verde a tasso agevolato destinato a interventi legati alla transizione ecologica. Acque Bresciane ha, infatti, sottoscritto nel settembre 2021 con un pool di banche e con Cassa depositi e Prestiti un finanziamento di 202 milioni di euro a supporto dei propri progetti di sviluppo sostenibile ed economia circolare. Il finanziamento si articola in tre diverse linee di credito, tra cui un Green Loan da 95 milioni di euro finalizzato alla copertura degli investimenti green del piano industriale. L’analisi non rileva eccezioni e attesta che per investimenti Green sono stati utilizzati 45.559.109 € per miglioramenti su perdite di rete, qualità dell’acqua erogata, adeguamento del sistema fognario, gestione dei fanghi, qualità dell’acqua depurata, efficientamento energetico, riduzione delle emissioni e collettamenti fognari. 

 Ricordiamo che Acque Bresciane si occupa della gestione del Servizio Idrico Integrato (l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue) nel territorio dei Comuni della Provincia di Brescia. Ad oggi gestisce il servizio in 113 Comuni per oltre 695.000 abitanti serviti. Acque Bresciane sviluppa il proprio servizio in modo sostenibile nel rispetto dell’economicità della gestione del servizio idrico integrato all’interno di un mercato regolato. La gestione sostenibile del ciclo idrico integrato, la difesa e la valorizzazione della risorsa, la qualità delle acque potabili, la gestione delle acque depurate costituiscono la mission principale di Acque Bresciane, che vuole garantire nel proprio territorio servito un accesso all’acqua universale e sicuro nel pieno rispetto dell’equilibrio ambientale presente e futuro.

Mauro Ferrari