Un riconoscimento importante, che celebra ben quattro decenni di impegno al servizio del prossimo, quello consegnato nelle scorse settimane nelle mani del dott. Piero Massetti, medico odontoiatra rovatese, fondatore degli Studi Dentistici Massetti. Un segno di stima che non si configura affatto come personale, ma corale, collettivo, partecipato: sinonimo di quell’essenza imprenditoriale e di etica sociale e cristiana che, da sempre, anima Massetti e i suoi collaboratori.

Dottor Massetti, questa targa costituisce un traguardo ma, al contempo, anche un attestato a continuare sulla stessa strada intrapresa sino ad ora…

Senza dubbio. Ai miei pazienti, ripercorrendo le tappe di questo studio, piace ricordare come abbiamo curato i loro genitori, nonni e bisnonni e, grazie alla continuità che i miei figli stanno già garantendo, andremo avanti a curare anche i loro figli, nipoti e pronipoti. Non sono molte, nel nostro territorio, le realtà che possono vantare una tale longevità.

Una storia che affonda le sue radici nell’immediato dopoguerra…

Esatto, quando, nel 1947, il mio maestro e mentore Clemente Ghizzoni, dopo aver combattuto in Africa ed essere tornato dal fronte, decise dapprima di ottenere la qualifica di Odontotecnico e, poi, di Medico Odontoiatra, iniziando ad esercitare proprio qui nel bresciano, a Capriolo, dando vita a quella che sarebbe divenuta la mia seconda casa. Io, infatti, mi unii a lui solo negli anni ’80, dopo la laurea, e subito tra noi si creò un legame paragonabile a quello tra padre e figlio: oggi, con grande orgoglio, continuo la sua missione nei nostri otto studi, dislocati in tutta la Lombardia settentrionale, tra il bresciano – Coccaglio, Palazzolo sull’Oglio, Clusane di Iseo, Marone e uno di medicina generale a Rovato –, la bergamasca, a Credaro e Trescore Balneario, e il milanese, a Cassano d’Adda.

Persone prima che clienti o pazienti: da dove nasce questa impostazione che da sempre caratterizza la sua azione?

Sicuramente dagli insegnamenti del “mio” Clementino, del mio maestro, ma anche e soprattutto dalla formazione che la mia famiglia mi ha tramandato e che io, con grande orgoglio, ho cercato di trasferire ai miei figli, tutti decisi a seguire le mie orme impegnandosi nella professione medica. Le persone vengono prima di tutto: ogni persona ha la sua singolarità, ogni dente, ogni bocca ha una sua originalità irriducibile e, a volte, per risolvere un problema, bisogna saper ragionare “fuori dai protocolli”, mettendo al primo posto quell’insieme straordinario di relazioni e emozioni che abbiamo davanti a noi in cerca delle nostre cure.

Ora, qualche parola sul futuro: chi continuerà lo spirito del suo studio?

Già oggi ho l’onore di avere al mio fianco quattro dei miei splendidi figli – Marilisa, Francesca, Ilaria e Gabriele –, medici di enorme umanità e professionalità alle quali avrò il piacere, un giorno, di cedere il testimone, certo che verrà raccolto in ottime mani. A loro si aggiungono le mie altre due “perle”, Davide ed Elena, prossimi a concludere i loro percorsi di formazione e a spiccare il volo verso gli ambiziosi obiettivi che si sono posti. Insieme, fanno di me un padre e un marito orgoglioso e grato per quanto il Signore abbia voluto donare alla mia famiglia.

Leonardo Binda