La Mille Miglia, come noto, è una delle gare automobilistiche più iconiche e affascinanti al mondo, resa ancora più straordinaria dall’appassionante racconto fatto da Arturo Cavalli, membro del Direttivo dell’omonima competizione, il quale ha voluto ricostruire tutti i momenti salienti.

Nata dall’idea dei conti Franco Mazzotti, clarense, e Aymo Maggi, bresciano, quando, nel 1927, seduti al ristorante Biffi di Milano, iniziarono a pensare ad una gara automobilistica che si dipanasse da Brescia a Roma, andata e ritorno. Fu Mazzotti a proporne il nome, trovando l’ostilità del regime fascista, contrario all’idea di usare un’unità di misura anglosassone: la brillante mente del conte clarense seppe riportare indietro la storia delle miglia all’Antica Roma, e il “dado fu tratto”.

Così, il 26 marzo 1927, ebbe luogo la prima edizione della Mille Miglia. La gara attraversava strade tortuose, colline e paesaggi mozzafiato. Le prime vincitrici furono tre vetture bresciane della O.M. 

Nel corso degli anni, la passione per le automobili a motore era in crescita con un forte fermento nel settore e la Mille Miglia divenne una delle prime gare che si disputò in provincia di Brescia, presso la Fascia d’oro. 

Nel 1941, a causa della Seconda Guerra Mondiale, la Mille Miglia fu sospesa, fino alla sua ripresa, nel 1947. Negli anni ’50, la Ferrari entrò in competizione e vinse quasi sempre, tranne alcune peculiari eccezioni, tra cui spicca la vittoria della Mercedes guidata da Stirling Moss, il quale raggiunse una media di 160 km/h: una velocità incredibile per l’epoca. Purtroppo poi avvenne l’incidente. Nel 1957, a Guidizzolo, una gomma scoppiò su una delle vetture della Ferrari, causando un incidente che portò alla morte di quindici persone. Da quel momento la gara non venne più proposta. Solamente negli anni ’80, la Mille Miglia fu rievocata con un nuovo formato: non più una gara di velocità, ma una competizione di regolarità. Le auto partecipanti dovevano essere modelli storici che avevano corso nella Mille Miglia originale. 

Le regole erano chiare: seguire un percorso predeterminato, rispettare i tempi stabiliti e affrontare prove cronometrate. Oggi, la Mille Miglia è un museo viaggiante che attraversa l’Italia, rappresentando piloti e collezionisti di oltre 50 nazioni. È un’attrazione per gli amanti delle auto d’epoca, dei luoghi storici e della cultura enogastronomica.

Arriviamo poi a Dionisio Cumba, un medico specializzato in Chirurgia pediatrica ed ex ministro della sanità nel suo paese natio, la Guinea Bissau. Partito dall’Africa nel 1991 per l’Italia, ha studiato e si è laureato in Medicina. Grazie al sostegno di alcuni grandi missionari come Padre Battisti, ha potuto lavorare e studiare.  Dopo aver completato gli studi infermieristici, ha continuato la sua formazione per diventare medico chirurgo in Italia e in Portogallo.  Tornato in Guinea, ha esercitato la sua professione e ha contribuito a diversi progetti internazionali per aiutare il suo popolo, anche tramite la creazione di strutture che siano in grado di fornire un’assistenza sanitaria di base dove ancora oggi non c’è.  Attualmente il Dr Cumba, continua a lavorare come chirurgo pediatrico in Italia, portando avanti la sua passione per la medicina e al contempo il servizio alla comunità della Guinea con la creazione di nuove strutture.

Il filo conduttore che lega la Mille Miglia e le storie di persone come Dionisio Cumba sono la passione, la determinazione e l’innovazione. Sono questi i pilastri che possono creare leggende che resistono nel tempo. Lo sa bene Matteo Corsini, presidente della Round Table di Rovato che il 16 maggio ha organizzato la serata coadiuvato da tanti amici e soci che hanno apportato il loro prezioso contributo, così come Leonardo Garilli, presidente nazionale di Round Table Italia, tutti protagonisti della buona riuscita della serata.

LL