Anche quest’anno, veloce come il vento, il S. Natale è volato!
Tuttavia, nonostante le preoccupazioni di questo 2022, tra guerra in Ucraina, inflazione galoppante, bollette impazzite e problemi vari di ogni singola famiglia, non sono mancate nel mese di dicembre le iniziative e le manifestazioni organizzate dall’Amministrazione Comunale e da tante associazioni.
Va fatto un sincero ringraziamento a tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita degli eventi perché hanno regalato alla Città quel clima natalizio di cui avevamo tanto bisogno. Le feste infatti, per la maggior parte delle persone, consentono di accantonare per qualche giorno problemi quotidiani, di distrarsi e riposare dal lavoro.
Per i cattolici poi, il S. Natale rappresenta il momento della riflessione, della preghiera, della riconciliazione e della gioia per la nascita di nostro Signore Gesù Cristo, colui che è venuto a portare la salvezza agli uomini, il messaggio d’Amore e farsi carico delle loro colpe. Un’occasione quindi di rinascita spirituale e di grande festa; si approfitta anche per riallacciare i rapporti con famigliari e parenti per vivere alcuni importanti momenti insieme, come la sera della vigilia o il pranzo del giorno di Natale.
Dicevamo, molte le proposte messe in campo: i mercatini di Natale delle associazioni, le rappresentazioni o i saggi di fine anno, per arrivare agli eventi musicali di cui sicuramente il più importante è stato il concerto di Natale organizzato dall’Amministrazione insieme al Civico Corpo Bandistico Lugi Pezzana; con la direzione del maestro Arturo Andreoli e la voce narrante di Luciano Bertoli il concerto è stato un successo con grande partecipazione da parte della popolazione.
Oltre agli eventi precedentemente citati, alle celebrazioni solenni, un ruolo importante del clima natalizio è rappresentato dai presepi, non solo quelli realizzati nelle abitazioni private, ma anche quelli posti nelle singole chiese o in mostra in modo da poter essere visitati dal pubblico.
Due in particolare meritano di essere citati.
Il primo è la “rinascita” del presepio degli Alpini: realizzato nel parco della loro sede in via Martinengo Cesaresco, la capanna del presepio è stata più volte vittima di furti e danneggiamenti nel corso degli anni; l’ultimo un incendio doloso avvenuto nel mese di marzo dell’anno appena passato.
Abbiamo chiesto al vicecapogruppo Simone Alborghetti quale sia stato lo spirito del Gruppo rovatese in riferimento agli ultimi eventi subiti dalla capanna:
«Può bastare un incendio appiccato da qualcuno “diversamente intelligente” per togliere a noi ed ai tanti visitatori Rovatesi il piacere di raccogliersi un momento davanti alla Natività rappresentata in un presepio? Ma dai!! Non scherziamo…Quindi, su le maniche ed ecco la nuova capanna presepio degli Alpini! Grazie all’esperienza dell’abile artigiano dei presepi Pierino Zanotti e di alcuni volenterosi alpini, abbiamo ricostruito sulla stradina interna del parco una rustica capanna, allestito internamente un bellissimo ambiente montanaro natalizio, grotta della Natività e completato con statuette della Sacra Famiglia e pastori. Domenica 4 dicembre – continua Alborghetti – abbiamo inaugurato il nuovo presepio, con piccola cerimonia e benedizione, sperando che dopo il furto delle statue subito alcuni anni fa, l’incendio doloso di del marzo scorso…questo possa durare diversi anni ancora; continueremo a sentirci “onorati” di poter offrire a tutti gli Alpini, famiglie e cittadini Rovatesi, la possibilità di visitare il nostro presepio in un meraviglioso e tranquillo parco perfettamente mantenuto in ordine dalle penne nere, dove abbiamo la nostra sede, e magari recitare una preghiera per il nostro bistrattato mondo!».
Grazie agli Alpini per la loro instancabile voglia di costruire e ricostruire; certo, questa capanna sembra essere oggetto di una vera lotta tra bene e male dove, possiamo dire, che lo spirito alpino del bene sicuramente prevale e prevarrà sempre contro ogni atto di vandalismo.
Presso l’oratorio della Disciplina, adiacente alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, si è tenuta la “Mostra dei presepi da tutto il mondo”. Ormai giunta alla sua ventesima edizione, questa esposizione organizzata dal AIDO, AVIS, Parrocchia e Amministrazione cittadina, ha attirato numerosi visitatori ed appassionati.
Una moltitudine di presepi provenienti da tutto il mondo, ma soprattutto realizzazioni artistiche e artigianali della natività con materiali diversi: legno, pietra, creta, juta, ceramica, paglia, vetro, terracotta e mille altri, utilizzati per rappresentare la natalità di Gesù.
Complice l’ambiente suggestivo, gli organizzatori hanno cercato di dare la giusta collocazione ad ogni rappresentazione. Molti i presepi storici di alcune famiglie rovatesi e di paesi limitrofi come, ad esempio, il presepio in ferro battuto realizzato dal grande maestro del ferro Aldo Caratti che domina al centro dell’oratorio. Oltre alla natività, che ovviamente è il fulcro di ogni opera, molto interessanti sono le realizzazioni dei borghi, delle case, delle scenografie, dove innumerevoli statuine sono al lavoro impersonando artigiani e pastori impegnati nei mestieri del tempo, il tutto realizzato con estrema cura per i particolari e nel totale rispetto della tradizione cristiana.
Emanuele Lopez