Nel 2020, complice anche la pandemia che ha costretto i congiunti a vivere forzatamente tra le mura di casa, i casi di violenza sulle donne sono sensibilmente aumentati: ricordare, come accade il 25 novembre, le tante tragedie che ancora oggigiorno l’Italia si trova a piangere non basta più. 

Cosa fare dunque per continuare l’opera di sensibilizzazione? Un’idea è stata lanciata dalla Pro Loco Città di Montichiari con “Fai un quadrotto anche tu”, iniziativa che riceve il patrocinio del Comune di Montichiari e la collaborazione del Centro diurno Casa Bianca e che avrà il suo culmine il 15 marzo. L’obiettivo è fare memoria di quante hanno perduto la vita, sono state abusate o sèguitano a vivere situazioni psicologiche e fisiche difficili a causa di compagni, fidanzati, mariti.

Per aderire al progetto basterà realizzare un quadrotto con la tecnica dell’uncinetto o della maglia ai ferri, della misura di 50 cm x 50 cm liberando la creatività e la fantasia di ciascuno. Una volta conclusa l’iniziativa “tutti i lavori pervenuti alla Pro Loco – spiega Flavia Pellizzer, ideatrice assieme a Pierina Parrino della operazione solidale – verranno cuciti insieme per formare delle coperte che saranno vendute a cifre simboliche. Il ricavato sarà destinato alla rete antiviolenza per sostenere le donne abusate”

“Fai un quadrotto anche  tu” è partita nel mese di novembre e sta ricevendo consensi dalla popolazione come dimostrano i numerosi lavori già pervenuti alla sede dell’associazione. 

Come detto, c’è tempo fino al 15 marzo per partecipare:  informazioni o comunicazioni si possono richiedere alla Pro Loco Città di Montichiari al numero 030/63

83387 o inviando una email all’indirizzo prolocomontichiari@gmail.com.

Sul tema interviene anche l’Assessore ai Servizi Sociali Barbara Padovani: “Non potevo non accogliere positivamente questa idea”, commenta ricordando l’impegno del Comune nel promuovere occasioni dedicate al tema delle donne abusate.

Un impegno e un’attenzione costanti perché la violenza non è il fatto di un giorno, ma un dramma che non conosce tempo e che non deve passare mai sotto silenzio.

Federico Migliorati