Abbiamo più volte sottolineato l’importanza del verde urbano. Per contrastare tutti i danni provocati dall’urbanizzazione e da un’eccessiva cementificazione è indispensabile pensare di introdurre nel comune di Orzivecchi, nuovi spazi ricchi di vegetazione. Gli interventi dovrebbero essere capillari, sfruttando tutte le possibilità offerte dal contesto. I parchi urbani sono soluzioni ottimali perché fungono da veri e propri polmoni verdi che purificano l’aria e aiutano a calmierare l’isola di calore. Qualsiasi spazio inutilizzato o apparentemente inconsueto andrebbe sfruttato per ricavarne piccole porzioni di verde urbano. Aiuole, viali alberati, aree spartitraffico piantumate.

L’avvio di una inversione di tendenza, rispetto alla cementificazione è ormai l’unica percorribile, ne fa fede l’istituzione del “Ministero della Transizione Ecologica”, il messaggio è forte e chiaro.

Per Orzivecchi, mi piacerebbe pensare ad un recupero dell’antico fossato (nella foto), che circondava nel medio evo l’abitato.

Approfittando magari di qualche bando regionale (vedi anche l’ultimo bando “Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana”, approvato con decreto n. 245 del 2021 e pubblicato sul BURL n. 3, serie Ordinaria, del 20 gennaio 2021).

Strumenti importanti che possono aiutare con finanziamenti anche del 100% soprattutto con interventi sulle aree verdi. Sarebbe magnifico il poter incorporare questa antica testimonianza del passato di Orzivecchi, trasformandolo in un polmone verde.

Con piante, fiori, fontanelle, trasformandolo in una romanticissima “promenade” da far invidia a tuti i comuni vicini, testimonianza della vocazione alla terra della gente di pianura.

Gli spazi verdi sono anche un grande mezzo di socializzazione di incontro di svago per i bambini, la collocazione topografica del “fossato” risulta poi essere ideale, vicino alle scuole ed al centro dell’abitato.

Un sogno? sicuramente! Che mi sento di consegnare ai giovani studenti, perché sognino anche loro, magari realizzandoli in disegni da poter esporre in una radiosa festa ecologica, al termine di questa terribile pandemia.

Ferrandi Franco presidente del Circolo di Legambiente Valle dell’Oglio