Definito come l’insieme dei comportamenti aggressivi, caratterizzati da ripetizione e da un definito squilibrio di potere (Olweus, 1993) il bullismo è un fenomeno che, negli ultimi anni, si è fortemente diffuso sia nelle scuole che nella più ampia comunità sociale creando situazioni di disagio che mettono in allarme la serenità psicologica e sociale del contesto. 

Più recente, ma sicuramente molto più diffusa in quanto veicolata dall’uso degli strumenti informatici, è la forma di bullismo definita come “cyberbullismo”.

Oggi la tecnologia infatti permette ai bulli di inserirsi facilmente nei cellulari o nei computer delle vittime prescelte entrando direttamente nelle loro abitazioni per perseguitarle in ogni momento della loro vita con messaggi denigratori, immagini, video offensivi inseriti nelle chat di gruppo o pubblicati sui siti web tramite Internet. 

Il bullo che passa attraverso il cyberspazio, si sente spesso deresponsabilizzato dalla garanzia dell’anonimato ma la sua azione di violenza riesce a raggiungere un pubblico molto più vasto provocando catene di prepotenza molto più ampie e spesso più marcate.

Con l’obiettivo di contrastare questi fenomeni presenti anche nelle scuole e sul territorio orceano, l’Amministrazione Comunale di Orzinuovi, in particolare l’Assessorato alle Politiche educative, convinto che per prevenire e contrastare i comportamenti disfunzionali sia necessario procedere con solidali azioni di rete, ha proposto la realizzazione di un progetto di ampio respiro volto a coinvolgere tutte le istituzioni educative del territorio orceano.

La proposta, formalizzata da un “PROTOCOLLO D’INTESA” è stata così sottoscritta, nel mese di gennaio ,da tutti gli istituti scolastici-educativi presenti a Orzinuovi e tradotta oggi in un piano di fattibilità che comincia a prendere forma.

Il titolo: “Crescere buoni cittadini. Nessuno si salva da solo” anticipa le direzioni educative verso cui intende muoversi.

Scopo del progetto è quello di promuovere nelle scuole la cittadinanza attiva, partecipata, consapevole e solidale come formazione della persona, di tradurre i principi di cittadinanza, democrazia e legalità in patrimonio culturale dei singoli e in modelli di vita corretti e coerenti, di prevenire il disagio giovanile attraverso iniziative mirate in cui le ragazze e i ragazzi possano sperimentare il valore del proprio contributo e sentirsi protagonisti attivi del cambiamento.

Nei primi incontri che hanno visto le diverse istituzioni riunite intorno al tavolo organizzato dall’Assessore Luca Bulla, è emerso con chiarezza che, oltre a mettere in campo le necessarie azioni di monitoraggio e di controllo che servono a gestire direttamente le azioni di disagio, è fortemente necessario agire su più fronti diversi guardando soprattutto agli aspetti di prevenzione. 

Per gli alunni e le alunne, le iniziative da attivare saranno finalizzate soprattutto a individuare le attività e le esperienze capaci di motivare gli alunni, anche quelli più riottosi a lasciarsi coinvolgere, all’uso delle loro intelligenze e dei loro talenti, capaci di agire sul loro desiderio di comprendere/apprendere/agire per realizzare se stessi.

Assodato che il problema della mancanza di motivazione è oggi uno dei problemi cruciali della scuola, è necessario far leva, nella scuola ma anche nel tempo libero, sulla proposta di esperienze capaci di parlare alla loro curiosità e con i loro linguaggi.

Ed ecco allora la proposta di orchestre a cavallo tra le diverse scuole per promuovere talenti musicali ma anche capacità di ascoltarsi e di mettersi in sintonia con gli altri, laboratori di teatro educativo per imparare a gestire in modo consapevole il proprio corpo e le proprie emozioni, di attività sportive e di campionati tra squadre di diverse scuole e di diverse specialità in collaborazione con le società sportive, laboratori di arte, di informatica, gruppi di role -playing per identificarsi con le situazioni vissute dal bullo e dalla vittima e di “debate” per imparare a sostenere le proprie opinioni utilizzando la parola o la rete per confrontarsi e non per scontrarsi.

Il primo evento è previsto per il pomeriggio del 25 febbraio presso la scuola Sacra Famiglia che è anche capofila del progetto. Si tratta di un momento di musica d’insieme che riunisce giovani musicisti di diverse scuole cui seguirà un concerto eseguito dai piccoli artisti e aperto alla popolazione.

Per i genitori, anche loro destinatari privilegiati del progetto, gli eventi che verranno organizzati serviranno a rendere più efficace la loro azione di accompagnamento educativo e di alleanza con la scuola per agire, sin dalla più tenera età, una genitorialità sempre più attenta e consapevole e per acquisire la consapevolezza delle loro responsabilità in quanto primi educatori. Anche per loro sono previsti incontri con esperti il primo dei quali è già programmato per la sera del 17 marzo con il Prof.  Alberto Pellai.

Altre iniziative saranno coordinate dalle diverse scuole dell’infanzia per offrire ai genitori dei più piccoli momenti di riflessione condivisa gestiti dagli esperti del Consultorio Famigliare di Orzinuovi o attività finalizzate ad un coinvolgimento attivo nella vita dei bambini in relazione alla gestione delle loro emozioni. 

Per mettere in chiaro le responsabilità genitoriali anche sul piano civile e penale (soprattutto in possibili atti di cyberbullismo) verranno organizzati anche incontri con un magistrato e testimonianze di persone direttamente coinvolte in truffe online.

Naturalmente il progetto si sviluppa su un arco temporale ampio (di durata triennale). 

Noi ci crediamo.