“I giovani, anche se non sempre lo sanno, stanno male. E non per le solite crisi esistenziali che costellano la giovinezza, ma perché un ospite inquietante, il nichilismo, si aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, cancella prospettive e orizzonti, fiacca la loro anima, intristisce le passioni rendendole esangui. C’è una via d’uscita? 

Si può mettere alle porte l’ospite inquietante?  

Sì, se sapremo insegnare ai giovani l’“arte del vivere”, come dicevano i Greci, che consiste nel riconoscere le proprie capacità e nel-l’esplicitarle e vederle fiorire secondo misura”.  

Il Festival “Filosofi lungo l’Oglio” sbarca ad Orzinuovi con un ospite d’ecce-zione, il filosofo Umberto Galimberti (nella foto) che terrà una lectio magistralis sul tema “In dialogo con Platone su le cose dell’amore”. 

La serata si terrà mercoledì 14 luglio nell’arena della Rocca alle 21. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nella chiesa parrocchiale. “Ringrazio la filosofa Francesca Nodari, presidente dell’associazione “Filosofi lungo l’Oglio” per averci dato la possibilità di avere un ospite eccezionale del calibro di Umberto Galimberti a tenere una lectio magistralis a Orzinuovi – commenta l’assessore alla cultura Carlo Lombardi “Incontri culturali e filosofici di questo livello nobilitano il nostro paese, favoriscono la riflessione, soddisfano il desiderio di capire, ci invitano a guardare all’interiorità e all’essenza, mettendo da parte per un momento l’apparenza a cui guarda continuamente la nostra vita”.

Eros e Thánatos sono le parola chiave attorno alla quale ruoterà la XVI edizione del Festival “Filosofi lungo l’Oglio”.

“Si tratta di una manifestazione – commenta il presidente di “Filosofi lungo l’Oglio” Francesca Nodariche ha saputo trasformare l’ostacolo in slancio, facendo leva sulla resistenza e sulla perseveranza, non interrompendo mai la sua corsa, nonostante le innumerevoli difficoltà e le incertezze amplificate dal tempo pandemico e il duro colpo subìto dall’intero comparto culturale proprio nel momento in cui maggiore è il bisogno di cultura e la richiesta di senso. Abbiamo scelto, di concerto a tutte le municipalità, le istituzioni e i partner che hanno creduto in noi, di ascoltare quel grido, di andare avanti nonostante tutto, di non cedere alla fatica e allo sconforto scommettendo con tutto noi stessi, su quella «spes contra spem» attraverso la quale, già riusciamo a intravedere caldi raggi di luce. E nessun altro binomio sarebbe stato più adeguato per indagare e interrogarci sul nostro presente. 

Presi singolarmente e per l’etimologia delle parole, l’Eros è l’amore mentre Thánatos è la morte, due concetti che vanno considerati su binari apparentemente opposti, ma che si attraggono vicendevol-mente”. Durante la serata sarà allestita una mostra nella Rocca San Giogrio a cura del gruppo Daphne di Orzinuovi dal titolo “Eros e thànatos: 4 prospettive al femminile” a cura di Monica Carrera, Anna Ghilardi, Elena Monzo e Silvia Trappa

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