Tutti i Comuni stanno cercando di fare qualcosa per arginare la crisi energetica, evitando che i soldi spesi per corrente e gas svuotino le casse pubbliche. Azione sacrosanta e doverosa, che però si scontra col fatto che siamo quasi a Natale e molti (giustamente, aggiungiamo noi) non vorrebbero rinunciare a quei segni più o meno esteriori che danno colore a queste feste che tutti aspettiamo.

Tra questi segni ci sono sicuramente le luminarie e gli alberi di Natale, che sono belli e colorati, ma che hanno il problema di costare. Come risolvere la questione? In alcuni Comuni hanno scelto di rinunciare a (quasi) tutto, in altri, invece, hanno cercato e trovato una via di mezzo, che, grazie ad un po’ di fantasia e originalità, riesce a salvare capra e cavoli. Roccafranca, ad esempio, è uno di quei paesi che si sono messi all’opera in questa direzione.

«Per evitare gli sprechi senza rinunciare alla tradizione – spiega il sindaco Marco Franzelli –, quest’anno abbiamo deciso di non allestire le luminarie per le vie del nostro paese. In questo modo risparmiamo sia i soldi per il noleggio sia quelli per la corrente elettrica. È una scelta “obbligata”, perché in caso contrario saremmo stati costretti a reperire fondi aumentando le tasse, cosa che non ci sogniamo neanche di fare».

Se questo è vero, è anche vero che a Roccafranca non intendono rinunciare al clima natalizio. «Infatti allestiamo due grandi alberi di Natale – continua il primo cittadino -: uno in Piazza Europa a Roccafranca, l’altro in Piazza Vittoria a Ludiano. Abbiamo poi chiesto ai bambini, alle associazioni e alle realtà del paese di contribuire ad addobbare questi due alberi con disegni e simboli del Natale».

Inoltre «per il secondo anno consecutivo abbiamo acquistato numerosi alberi di Natale, che abbiamo donato ai commercianti affinché li addobbino e li espongano nelle loro vetrine o comunque nei loro spazi».

Già, i commercianti: «Fanno quello che possono – assicura Franzelli -, e li ringrazio fin d’ora per quello che riusciranno a fare: siamo infatti consapevoli della particolare situazione di emergenza energetica, che costringe tutti ad un Natale sottotono, ma non per questo meno bello». MTM