Gentilissimo Direttore, 

di recente, in occasione dell’arrivo del FAI a Pudiano, ho voluto mettere a nuovo la piazzetta antistante palazzo Caprioli mediante una profonda pulizia e l’instal-lazione di alcuni reperti che raccontano l’antica storia del nostro bellissimo paesino. Io sono nato e cresciuto a Pudiano, dove ancora vivo, e mi piace pensare che il nostro borgo, in passato, sia stato un luogo ricco di vita, di prosperità, di lavoro e di fatica. 

Grazie ad alcune ricerche e grazie ad alcune mie ricostruzioni personali, scopro che Pudiano nacque come feudo intorno al 1400, un appezzamento di terra che, in quegli anni, venne dato in dono a Tarantino Caprioli, mercenario e comandante di ventura, che con le sue vittorie ottenne queste terre.

Non appena giunse qui sposò la bella Franchina, altra possidente della zona, dai quali prese avvio la dinastia dei Conti di Pudiano. A quel tempo il borgo era circondato da mura entro le quali stavano il castello, le abitazioni di braccianti e della servitù, oltre che una prima chiesa. 

Bisognerà aspettare solo il XVI secolo quando verranno costruite nuove abitazioni. Si sviluppa in questo periodo anche la vecchia chiesa, che oggi funge da sagrestia di quella nuova costruita agli inizi del ‘900, il cui campanile maestoso dominava tutta la zona.

Aumentando la popolazione, arrivata a più di mille abitanti, il Conte Caprioli decise di donare la terra sulla quale sorse l’attuale chiesa di San Giorgio, costruendo l’edi-ficio grazie alla collaborazione dell’allora parroco Giuseppe Canedoli.

I principali benefattori che permisero di realizzare l’edificio furono i Conti e la famiglia Lanzani, dei quali Luigi donò il pulpito ligneo opera della famiglia Beneduci di Orzinuovi.

A porre in essere i lavori di costruzione fu l’impresa edile Bianchi di Rovato e le decorazioni interne sono frutto dell’attività di tre artisti non molto conosciuti, ossia Balzan, Tormene e De Pretis.

Inoltre, un accordo tra i Conti e la Curia prevedeva che fosse proprio la nobile famiglia di Pudiano a sostenere a proprie spese il parroco e buona parte dei costi della parrocchia. 

Nel 1966, quando l’ultimo parroco di Pudiano, don Carlo Vezzola, venne sollevato dall’incarico, tutto passò sotto la parrocchiale di Gerolanuova ed oggi di Pompiano. 

Ancora oggi nella chiesa è conservato lo scheletro di San Bonifacio, importante reliquia donata ai Conti Caprioli nel 1770 da Papa Clemente VIII e dal Cardinale veneziano Giovanni Molin

Ho voluto riprendere questi fatti proprio perché dalle mie ricerche emerge come Pudiano in passato fosse un centro abitato di grande importanza.

Spero che i documenti che sto consultando e le varie fonti di cui dispongo possano rivelarmi altri dettagli sulla storia di questo bellissimo paesino della Bassa Bresciana. 

artista

Silvano Venturini