Mente e cuore dell’Area Digitale di Consorzio.it, società partecipata da quarantotto Comuni dell’Area Omogenea Cremasca e che si propone sul panorama nazionale come leader nel campo dell’innovazione dei processi delle Pubbliche Amministrazioni, l’orceano Andrea Tironi è stato riconfermato nel novero degli “innovatori della PA”.
A mantenere saldo in vetta l’informatico bresciano è stata una sua ricerca – realizzata con William Zisa della startup Linkhub –sul miglioramento dei modelli organizzativi applicabili alla gestione digitale dei servizi erogati da Comuni ed Enti ad essi legati. «Un mondo che ha una stretta attinenza con l’informatica e i suoi processi» commenta Tironi «ma che, al giorno d’oggi, assume connotati del tutto rinnovati: considerando che gli Enti locali stanno subendo e subiranno tagli a personale veramente notevoli (negli ultimi quindici anni la percentuale si attesta al 28% ed entro il 2035 la stretta potrebbe interessare un ulteriore 20%), organizzarsi meglio “pensando digitale”, senza necessariamente “agendo digitale”, e sapendo creare ricette che prevedano l’aggregazione di servizi è la strada migliore per riuscire a continuare a rispondere alle esigenze dei cittadini». Una prospettiva che trova perfetto riscontro nelle congiunture di una stagione geopolitica come quella contemporanea, che, per quanto percepita come lontana dal “giardino di casa”, potrebbe comportare conseguenze anche molto incisive sul panorama locale, ove il rischio dell’applicazione del principio “da soli è meglio” non può che risultare altrettanto deleterio. «Oggi non sentiamo parlare d’altro che di Intelligenza Artificiale, ma non è l’unico argomento che merita attenzione – continua Tironi, laureatosi nel 2003 presentando una tesi dedicata proprio al “machine learning” – L’AI cambierà molto il modo di lavorare del terzo settore nei prossimi anni, come sta già facendo per alcune aree verticali: quello che dobbiamo fare oggi è capire come usare la sua nuova declinazione, ovvero l’AI Generativa, nel quotidiano. Sono tanti modi di semplificare tecnologicamente le attività e l’AI è uno di quelli più raffinati, ma è inutile a volte usare un bazooka quando il problema è una formica». Tutto, dunque, richiede la giusta ponderazione e, soprattutto, un approccio pragmatico e ben orientato da dati e studi a disposizione.
Una visione quella di Tironi che gli è valsa numerosi riconoscimenti: di recente, infatti, l’orceano è stato scelto come uno dei due data specialist di ANCI Lombardia, la “divisione” regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, con l’obiettivo di dare vita ad un osservatorio capace di fornire strumenti utili alle Amministrazioni locali per impegnarsi in progetti sostenibili e “data driven”, le cui basi e prospettive siano corroborate da solidi riscontri numerici e fattivi. Inoltre, sempre nelle scorse settimane, ad accogliere il bresciano è stato anche il Board degli Osservatori per l’Agenda Digitale e Smart City del Politecnico di Milano: un riconoscimento importante anche per Orzinuovi, che può così vantare un suo concittadino al tavolo di una delle istituzioni per l’innovazione tecnologica e digitale più illustri del panorama nazionale, in grado di fare analisi, studi e valutazioni che diverranno un “faro” per tutte le amministrazioni del nostro Paese.
Leonardo Binda