Esistono molti modi di fare impresa e, per certi versi, è sempre stata indole innata nell’uomo, partendo dalle primissime comunità sperdute in ogni angolo della Terra, di unirsi per sopravvivere, creare e crescere. Ed è dallo stesso spirito, al contempo primordiale e straordinario, che nasce l’esperienza della Cooperativa Sociale La Nuvola, giunta a tagliarle il traguardo, lo scorso 15 aprile 2021, dei trent’anni di attività.

Da uno sparuto ma intraprendente gruppo di soli quindici soci, legati dalla volontà di applicare un nuovo concetto di fare impresa credendo nel territorio, nelle sue comunità e nelle eccellenze umane da esse originatesi, oggi la Cooperativa, tra i tanti obbiettivi raggiunti, occupa ben duecentosessanta tra dipendenti e volontari ed è presente, con le sue strutture e servizi, in decine di comuni dell’Ovest Bresciano. 

«Tutto è iniziato con un capitale limitatissimo ma quello che non mancava era la voglia, la determinazione e la fiducia nel progetto che si aveva in mente – ha raccontato l’attuale Presidente Rosangela DonzelliAll’inizio le attività, con le quali ebbe ufficialmente inizio la storia della Nuvola, erano un centro diurno disabili a Rudiano e un centro per la riabilitazione psichiatrica territoriale ad Orzinuovi». Da quei due primi centri di strada se n’è fatta tanta in queste tre decadi: solo in territorio orceano infatti, è stato stimato che la Cooperativa abbia investito, senza contare l’inestimabile valore del proprio impegno nelle cure rivolte a chi più ha necessità di vicinanza e sostegno, circa cinque milioni di euro, creando strutture di primaria importanza come il centro Bios, comunità terapeutica riabilitativa per adolescenti, di riconosciuta rilevanza nazionale. 

Quello che però più entusiasma, scorrendo le pagine del libro della memoria della Nuvola, è la testimonianza, assolutamente senza paragoni, di come si possa ideare, progettare e creare un modello d’impresa unico nel suo genere. «Noi ci definiamo un’impresa sociale sotto due accezioni: in primis, certamente, poiché la nostra cooperativa è formata da tanti soci che, nella stragrande maggioranza dei casi sono anche nostri dipendenti e, in secondo luogo, poiché abbiamo sempre inteso la nostra missione non come appannaggio di un piccolo gruppo ma, anzi, di tutte le comunità di cui siamo orgogliosi di essere parte integrante – ha continuato la Presidente.

Abbiamo voluto costruire un tessuto, una rete volta alla cura e all’attenzione verso la fragilità, grazie anche ad un grande e fondamentale apporto da parte di associazioni, enti, amministrazioni locali ed in generale di tutta la società civile con cui ci troviamo tuttora attivamente a collaborare».

Basta passare i grafici e le sezioni esplicative del bilancio sociale della Nuvola, documento che anno per anno certifica le attività della Cooperativa in favore della comunità, per rendersi conto di quanto alla crescita di questa realtà si sia accompagnata una costante attenzione ad investire su ciò che di più prezioso abbiamo tra noi: le persone e le idee che le spingono a cercare, ogni giorno, di migliorare sé stessi e la società in cui viviamo. Non per niente la Nuvola è stata selezionata, pochi anni fa, come membro del Tavolo nazionale per la Conciliazione lavoro-famiglia, un tema già fortemente sentito in molti Stati europei e che, sempre più, avrà un ruolo di centrale importanza nelle politiche di welfare del Vecchio Continente. 

Non resta, dunque, che augurare alla Cooperativa La Nuvola altrettanti anni di proficua presenza sul nostro territorio, per il bene delle nostre comunità e di chi merita di essere sempre più protagonista di una società fatta di impegno, passione e voglia di spendersi per il bene del prossimo. 

Leonardo Binda