Il calo delle nascite e una popolazione che si fa sempre più anziana finiscono per cambiare l’assetto logistico e i punti secolari di riferimento di un paese.
Là dove prima c’era una scuola materna, a breve sorgerà un centro per l’Alzhei-mer.
Il sito in questione è l’area delle ex Canossiane in centro ad Orzinuovi.
In consiglio comunale a fine aprile Luca Magli, presidente delle Fondazioni Riunite che due anni fa hanno acquisito l’area delle suore Canossiane, ha illustrato la prima bozza di un progetto che vedrebbe nascere in questo immenso spazio di 4500 mq una Rsa all’avanguardia dedicata all’Alzheimer con 40 posti letto, una comunità alloggio per 20 anziani, poliambulatori specializzati e un giardino aperto al pubblico.
La previsione di spesa si avvicina ai 5 milioni di euro, anche se, come ha riferito il presidente delle Fondazioni riunite, si tratta di numeri del tutto approssimativi, che varieranno in base al consenso della Sovrintendenza su alcuni tra i lavori in progetto.
“Si tratta di un progetto ambizioso – ha detto Magli – che vorremmo condividere con tutta la comunità perché sarà un bene di tutti.
Da tempo ci stiamo lavorando e quanto abbiamo pensato e progettato è stato approvato all’unanimità all’interno del consiglio di amministrazione, dal comitato di indirizzo e dai gruppi di lavoro.
La struttura è volta ad ospitare poliambulatori, una residenza per anziani autosufficienti con fragilità e, fiore all’occhiello, un nucleo Alzheimer, patologia in costante crescita tra la nostra popolazione e molto difficile da gestire in casa.
Questo reparto, unico nel raggio di 30 km, è appositamente studiato per malati di Alzheimer, in modo da poter garantire protezione e sicurezza, oltre a cure e un programma di attività con personale specializzato, volte a recuperare e stimolare le funzioni cognitive del paziente”.
Anche il sindaco Gianpietro Maffoni ha confermato che si tratta di un’idea avveniristica: “Abbiamo preso atto del progetto che va nella direzione giusta, in quanto mancano le strutture per anziani affetti da Alzheimer e questa potrebbe essere un’opportunità interessante per Orzinuovi. Continueremo a collaborare e il progetto sarà condiviso con il consiglio comunale e con la popolazione anche nei prossimi step”.
Un progetto che ha trovato sostanzialmente il consenso anche dell’opposizione in consiglio comunale, anche se importante sarà, come ha sollecitato anche la minoranza di Ambrogio Paiardi e Andrea Ratti, riuscire ad ottenere l’accreditamento dei posti letto dalla Regione Lombardia per evitare che le rette siano eccessive.
Dal consigliere Ratti il suggerimento invece di portare il reparto Alzheimer nella attuale casa di riposo, per trasferire nella nuova struttura più vicina alla piazza il Centro diurno.
Ipotesi che Magli ha riferito di aver valutato, ma che si renderebbe molto più onerosa, perché il reaprto Alzheimer necessita di determinati standard e quindi richiederebbe un intervento pesante anche sulla vecchia struttura.
Il progetto è stato affidato ad uno studio di Milano specializzato sulla costruzione di Rsa.
I lavori sull’immobile delle ex Canossiane, che verte su un’area di 4500 mq, attendono prima di partire, come dicevamo, il benestare della Sovrintendenza.
Una parte dell’edificio infatti è protetto dalle Belle arti e quindi non può essere demolito, ma sarà soggetto semplicemente a ristrutturazione.
Si tratta del lotto che abbraccia metà cortile e costeggia via Arnaldo da Brescia, via Bagnatore e via XXV Aprile. Proprio in quest’ultimo viale, se la Sovrintendenza darà il benestare, verrà creato un ingresso che introdurrà ad un giardino aperto al pubblico e ai poliambulatori.
Al secondo piano di questa metà dell’edificio complessivo sarà costruita la comunità alloggio per 20 anziani autosufficienti con fragilità.
Il cortile interno sarà diviso in due da un corpo di fabbrica. Nella metà di cortile che comprende anche la palestra sorgerà il nucleo protetto Alzheimer, una struttura dagli spazi ampi e luminosi, con una logica all’avanguardia per creare l’ambiente migliore alla vita di questi pazienti. Si tratta di un reparto alla avanguardia suddiviso in 4 sottonuclei ampie luminosi dove l’anziano avrà la possibilità di muoversi in estrema sicurezza, in costante cura e monitoraggio da parte di medici specializzati, infermieri e personale di assistenza che offrono una riabilitazione socio-cognitiva.
Silvia Pasolini