Dott. Anselmi, prima di tutto, in sintesi, ci parli un pò di lei… e quando e perché, in origine, ha scelto questa professione…

Beh, pratico questa professione ormai da più di trent’anni.

Come ho iniziato?

E’ stato un incontro casuale: un mio carissimo amico e compagno di Università, che aveva intrapreso questo percorso professionale, mi ha coinvolto.

Sono seguiti anni di approfondimento e studio dedicati ad una professione che stava cambiando pelle e che da quella dei “cavadenti” ha subìto un incredibile ed entusiasmante progresso scientifico portandoci a livelli elevatissimi di qualificazione e specializzazione. E questo soprattutto in Italia, dove il livello qualitativo dell’Odontoiatria è il più elevato d’Europa.

Ci sono persone nel mondo che hanno cento anni che hanno ancora tutti denti   in ottimo stato e non hanno avuto il “piacere”e di sedere sulla sedia del dentista? Come hanno fatto?

La salute dentale è condizionata da tanti fattori: vi sono caratteristiche genetiche predisponenti ad una migliore salute dentale. Vi sono importanti abitudini igieniche e molto contano le abitudini alimentari. Ovviamente, poi, contano molto le condizioni socio-economiche e l’educazione all’Igiene.

Quando si tratta di scegliere tra il dentista “tradi-zionale” (quello “che ha curato tutta la famiglia”) e i centri odontoiatrici più o meno in franchising che spesso promettono risultati a cifre che possono raggiungere anche 9 euro per una pulizia dei denti (offerte civetta?) si resta un pò disorientati. Per non parlare poi del “turismo dentale”, che offre, oltre alle cure, anche viaggio e pernottamento in altri stati. Si può spezzare una lancia a favore dello studio odontoiatrico monoprofessionale e perché?

Appunto, per cominciare: come si può parlare seriamente di una seduta di Igiene Dentale a 9 Euro?

Una seduta seria di Igiene deve durare almeno un’ora, deve essere praticata da Igienisti laureati con tecniche e strumenti di prima qualità. E tutto questo ha un costo ben superiore ai 9 Euro.

Lo stesso vale per tutte le altre terapie odontoiatriche. Non faccio di ogni erba un fascio: ci sono centri che operano seriamente e con buoni livelli qualitativi.

Ma c’è anche tanto altro.

E se vogliamo essere seri fino in fondo dobbiamo anche porci il problema di tanti giovani colleghi che, dopo sei anni di Università, si vedono offrire remunerazioni assolutamente inadeguate. 

Poi, riguardo al “turismo odontoiatrico”, spesso il problema si pone “dopo”, davanti a complicanze sempre possibili, perché le terapie odontoiatriche sono comunque sempre terapie mediche.

E di questo, purtroppo, spesso ci si dimentica dando quasi una valenza di tipo commerciale all’approccio con l’Odontoiatra.

Riguardo la “lancia da spezzare” in favore dello studio mono- professionale, è proprio nel rapporto fiduciario con l’Odontoiatra che sta la differenza. L’Odontoiatra di famiglia conosce la vostra storia odontoiatrica e quella dei vostri famigliari.

Vi sa consigliare per il meglio tenendo conto delle vostre esigenze, ed è sempre a disposizione.

Poi può ricorrere in caso di necessità alla consulenza di specialisti di fiducia e, nei casi più importanti, vi sa indirizzare per il meglio.

Qui sta una grande differenza rispetto ai grandi centri: nello Studio Mono- professionale sarete sempre ricevuti e seguiti dallo stesso professionista a cui avete concesso la vostra fiducia. Nei grandi centri non è quasi mai così: ogni volta un volto nuovo, una filosofia di cura diversa, una professionalità diversa e asettica senza alcun rapporto personale col paziente.

Oggigiorno le principali malattie che colpiscono i denti sono diverse da quelle di un tempo?

Le patologie odontoiatriche sono sostanzialmente sempre le stesse.

Vi è più attenzione ad una visione più generale della salute orale. Non a caso da anni l’ANDI organizza il Mese della Prevenzione Dentale, l’Oral Cancer Day ed ultimamente ha focalizzato l’attenzione sulle OSAS (Sindrome delle Apnee Notturne: patologia sottovalutata e con grandi implicazioni a livello Neurologico e Cardiaco).

Rispetto alle patologie più specificamente Odontoiatriche, diciamo che più delle malattie sono molto cambiate e si sono molto evolute le terapie.

Quanto è importante “parlare” con il proprio paziente per fargli capire quale sia il trattamento migliore?

La comunicazione con il Paziente è fondamentale per comprenderne le esigenze e le necessità, ma anche e soprattutto per fare comprendere completamente quale sia la sua situazione e quali possono essere, per lui/lei, le soluzioni ideali.

È vero che le tecniche chirurgiche odierne consentono una riabilitazione completa della bocca, risultano risolutive e tutto sommato economiche? Ad esempio?

Quanto dicevo prima sulla evoluzione delle terapie è ben rappresentato dalle nuove tecniche chirurgiche. La standardizzazione dell’Implantologia consente all’Odontoiatra di avere strumenti importantissimi a disposizione per risolvere problematiche che fino a qualche tempo fa potevano essere affrontate solo con Protesi removibili che spesso, pur se realizzate in modo impeccabile, non davano risultati completamente soddisfacenti.

Columbus, Toronto, All on Four, All on Six e tante altre soluzioni implantologiche possono dare soluzioni stabili e confortevoli a costi tutto sommato accessibili. Ricordiamoci però che si tratta sempre, piccoli o grandi che siano, di interventi chirurgici.

Oggi come oggi il dentista può rappresentare anche un aiuto estetico per il ringiovamento del volto tramite l’acido ialuronico piuttosto che dispositivi elettromedicali come la radiofrequenza o l’ossigeno-terapia?

La medicina estetica già da qualche anno è entrata negli Studi Odontoiatrici e può essere un importante completamento, dal punto di vista estetico, del lavoro dell’Odontoiatra.

Qual’è, fra tutte, la cosa più importante per salvaguardare i nostri denti?

Una sana abitudine igienica personale, completata con cicliche sedute dall’Igienista è fondamentale perché la prevenzione è il più importante strumento che abbiamo a disposizione, ovviamente accompagnata da cicliche visite di controllo dal vostro Odontoiatra di fiducia.

La paura di sentire dolore resta nei nostri pensieri quando si varca quella porta…

Il dolore non è più lo spauracchio di una volta.

L’uso degli anestetici locali e, ove necessario, il ricorso a forme di sedazione cosciente, garantiscono un controllo totale del dolore.

Un’ultima domanda: come si fa a spendere meno soldi dal dentista?

Con la prevenzione, con l’Igiene, con sane abitudini alimentari e di vita.

Paolomba