Il 9 giugno si è svolta la terza edizione dell’iniziativa legata al progetto “non berti il cervello, usalo”

Anche questo anno si sono voluti creare due momenti significativi: il primo legato alla premiazione degli elaborati e all’esposizione della mostra allestita e curata dal Prof. Almeoni Piero, Presidente di Giuria, fatta presso la Filanda di Soncino delle opere realizzate dai ragazzi, che si è svolta dal 26 maggio al 2 giugno. Questo momento è stato vissuto soprattutto dai ragazzi con forte emozione: l’emozione di essere chiamati a ricevere un riconoscimento non monetario da parte delle autorità incaricate (Amministrazione, Presidente della Giuria) e un attestato di merito per il lavoro svolto da una parte e l’emozione di vedere le proprie opere esposte al pubblico, in un bellissimo contesto culturale e storico. 

Crediamo sia importante sottolineare come questi lavori siano stati fatti con grande cura, attenzione e impegno dimostrati dalla ricchezza di contenuti espressivi e dalla bellezza formale nel cercare di trasmettere un messaggio valoriale come quello legato alla prevenzione dell’uso e abuso di alcol. Il fatto stesso di partecipare alla stesura di un elaborato per veicolare un messaggio che punti sulla ricerca delle proprie risorse, capacità, potenzialità, uniche vere e autentiche “sostanze” che tengono lontani dall’uso e abuso di altre sostanze tossiche,pensiamo possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dei rischi e pericoli per la salute fisica e psichica connessi al problema.

Il secondo momento invece è stato rappresentato dalla “ corsa colorata” per le vie del paese per lanciare un messaggio forte e chiaro e cioè che il “cervello” lo si può usare per divertirsi in maniera sana e costruttiva. L’iniziativa è stata organizzata dai partner del progetto coordinati dal Centro per la Famiglia. L’evento ha rappresentato una tappa del percorso che si sta svolgendo nelle scuole, nei comuni, nelle parrocchie. Dopo un anno di attività di informazione e di formazione, durante il quale si sono incontrati più di 1500 alunni con le loro famiglie e insegnanti, educatori, si è voluto dare concretezza e risalto a questo percorso, portando in piazza gli stessi protagonisti e destinatari della proposta formativa per gridare a tutta la comunità lo slogan “non berti il cervello, usalo” come segno e messaggio positivo,alternativo alla moda del divertimento da sballo. La scelta di organizzare una “corsa colorata” non è stata casuale ma dettata dallo spirito allegro e festoso che caratterizza questo evento. L’originalità di questo anno è stata non solo l’inserimento di diversi punti di divertimento lungo il percorso (1 punto musica, 2 punti colore, 1 punto abbracci 1 punto foto), ma anche la partecipazione straordinaria del comico bresciano Vincenzo Regis che ha dato il via alla corsa, dopo aver sottolineato e ricordato ai giovani, tra una battuta di spirito e l’altra, l’importanza di divertirsi in modo sano senza l’uso di alcol. L’obiettivo era proprio quello di creare un momento di festa, di allegria per tutti, dai bambini, ragazzi alle famiglie, adulti, nel-l’ottica di una condivisione solidale e partecipata a

sostegno di un progetto importante che riguardasse la tutela della salute dei minori. I colori, la musica, gli abbracci non erano altro che l’espressione della vitalità, dell’energia, del dinamismo di una vita da vivere “a colori” in pienezza secondo le proprie attitudini, potenzialità, risorse, capacità.

Il successo rappresentato dalla folta presenza dei partecipanti (più di 700 iscritti tra bambini, ragazzi, famiglie e adulti) in piazza domenica, risarcisce non solo l’impegno profuso da professionisti e volontari per aver reso possibile tutto questo, ma testimonia anche dell’interesse sempre più crescente attorno a questo progetto e della sensibilità alla problematica dell’alcol. Noi ci auguriamo quindi che il percorso continui con nuove iniziative che possano coinvolgere in particolare i giovani e le loro famiglie, nella speranza che il messaggio trasmesso si traduca un domani in comportamenti e abitudini sane, nel rispetto di se stessi e degli altri. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento. 

Gli specialisti del 

Centro per la famiglia