A volte può accadere, per una molteplicità di fattori, che il nostro corpo non funzioni al massimo delle proprie possibilità. Non sempre, per disposizione personale o necessità, è però essenziale procedere con terapie farmacologiche: anche un’attenta manipolazione da parte di un professionista può fare la differenza. Ne abbiamo parlato con il dott. Elia Pedrali, osteopata, attualmente iscritto a quella che sarà la sua seconda laurea magistrale presso il Chiropractic College of Barcelona, specializzando (anche) in Kinesiologia Applicata.

Dott. Pedrali, sulla base di che principi e finalità interpreta la sua professione di osteopata?

La mia “missione”, cosi mi piace chiamarla, è permettere al corpo del paziente che si affida alle mie cure di ritrovare la propria funzione fisiologica, la quale piò essere andata perduta per via di vari e molteplici motivi. La straordinarietà dell’osteopatia è che permette di curare avvalendosi, per così dire, solo delle nostre mani, alle quali si sommano, ovviamente, delle approfondite conoscenze in campo medico.

In che modo l’osteopatia si differenzia dalla medicina “tradizionale” e quali sono i disturbi che più di frequente è chiamata a risolvere?

L’osteopatia, tramite una visione olistica del corpo umano, riesce ad indagare le problematiche del corpo di ogni persona facendo in modo di eradicare la causa primaria che può aver generato una situazione d’instabilità anche lontana dal sintomo che riferisce il paziente. In studio mi trovo ogni giorno a trattare dai più piccoli ai più anziani che presentano svariate patologie: dalla sciatica, passando per vari problemi alla colonna lombare fino alla parte cervicale e quindi cervicalgie e dorsalgie, frequentissime ernie e protrusioni, problematiche di cefalee e mal di testa in genere, disturbi alla mandibola e quindi alla masticazione, difficoltà intestinali e le varie patologie che riguardano gli arti superiori e inferiori come tendiniti, infiammazioni capsulari e fasciti.

Come procedere l’azione di un osteopata?

La prima attività da compiere consiste nello “stressare” i vari sistemi che sono coinvolti nel funzionamento di ogni nostro pensiero e azione, per poi passare ad una specifica anamnesi e avvalersi di particolari test effettuati direttamente sul paziente. L’esercizio della mia professione, dandomi modo di valutare e trattare molte e diverse patologie, mi pone sempre in stretta collaborazione con numerosi colleghi, il cui aiuto è essenziale per risolvere completamente il disturbo del paziente. Collaboro infatti con biologi nutrizionisti, ortopedici e pediatri, specialisti dell’ambito temporo-mandibolare e oculo-visivo.

Quanto è importante la prevenzione anche in questo settore della medicina tanto singolare?

Specie pazienti che si trovano in un periodo post-cura tendono a chiedere se sia possibile che il dolore che li ha afflitti fino a poco fa possa tornare. Ciò, in effetti, è possibile, ma esiste una soluzione: anche se il paziente non sente dolori o patologie che lo affliggono, sarebbe opportuna una visita al mese per permettere ai vari sistemi del corpo, tra cui sistema neurologico, vascolare e linfatico, di poter funzionare al 100% delle loro capacità. Avvertire dolore, infatti, è un campanello d’allarme che ci suggerisce che il nostro corpo è arrivato al punto estremo di compensazione di una situazione d’instabilità: solo la prevenzione permette che non si arrivi a questo punto.

Per maggiori informazioni e per prenotare subito la propria visita specialistica, il poliambulatorio Alma Medical Center vi aspetta presso il RoccaCenter di Roccafranca in via Milano, n.7.

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Leonardo Binda