Il suono di quell’ultima campanella, quella che, quando eravamo alunni, segnava la fine tra la “libertà” e la “prigionia”, è sempre stato un momento unico.

Al primo, timido rintocco di quel piccolo pezzo d’ottone, un fragoroso boato si levava al cielo, come un respiro di gioia e di spensieratezza dopo mesi passati dietro ad un banco. 

Ma la scuola, con il senno di poi e tutti l’abbiamo imparato, è in realtà un luogo di relazioni, dove solitamente si stringono le amicizie più durature, e un’occasione per crescere e per conoscere: in sostanza per essere liberi. 

Ed è proprio con questo spirito che i giovanissimi alunni della scuola elementare Salvo D’Acquisto si sono trovati, venerdì 7 giugno, presso il cortile del vecchio plesso e si sono cimentati in un lungo corteo che, passando per piazza Vittorio Emanuele II, li ha condotti nello spazio retrostante la Rocca. Proprio lì, in quel piccolo anfiteatro, gli alunni hanno voluto  rallegrare tutti i presenti con i loro canti e le loro musiche, frutto di un intero anno di sorrisi e di fatiche.

A presentare la serata è stato il maestro di musica Fabiano Nobili, affiancato dal suo omologo Annibale Toninelli, il quale ha accompagnato i giovanissimi nel canto. A rompere il ghiaccio hanno provveduto i Bersaglieri della Fanfara cittadina, che, con le loro note sempre pimpanti e cadenzate, hanno infuso nei giovani studenti lo spirito giusto per il loro “saggio”. Tantissimi i genitori, nonni e curiosi presenti, un chiaro segnale di come una comunità si senta unita e presente specie quando è cimentata dal legame dei propri piccoli. Tra i brani cantati e suonati dai bimbi come non ricordare l’Inno alla Gioia, Fratello Sole e Sorella Luna e Viva la Scuola. Dopo aver terminato la propria esibizione, in un momento quasi magico, alcuni genitori ed insegnanti hanno accesso delle lanterne cinesi, per poi farle librare in volo nel cielo azzurro di una serata ormai di piena estate. Una grande emozione, sulle note di “Strada facendo” di Claudio Baglioni: un saluto per tutti coloro che l’anno prossimo inizieranno la loro avventura alle scuole medie. Uno spettacolo d’impatto e di sicura forza emotiva, una metafora di come il fuoco della curiosità, come per le lanterne, sappia spingere verso l’alto ogni anima, avvicinandola sempre più all’ignoto. 

Leonardo Binda