Gli anziani nella Rsa di Orzinuovi non sono più soli. La circolare emanata il 2 agosto dal Ministero della Salute ha gettato un cono di luce su una zona d’ombra che sembrava una specie di terra di nessuno. Non più quindi nonni che si lasciano andare e che scontano i loro giorni nell’isolamento sociale della struttura. Le visite ai parenti sono state aperte da inizio agosto solo però negli spazi esterni della Casa d iriposo, su appuntamento e per circa una mezz’ora. Ora la struttura si sta organizzando per il periodo autunnale.
Dal 3 agosto la Rsa di Orzinuovi, presieduta da Luca Magli, si è quindi adeguata alla normativa. Così da un mese e mezzo, se proprio non si è tornati alla normalità, si può dire che si è arrivati a qualcosa che le somiglia. E’ infatti di nuovo possibile incontrarsi senza barriere e soprattutto abbracciarsi. Un riavvicinamento non libero però dalle condizioni imposte dalla legge: chi entra a trovare un parente o un amico ospite della struttura deve esibire il Green pass. La nota della circolare ministeriale sottolinea peraltro che “l’accesso è consentito tutti i giorni della settimana, anche nei festivi garantendo che la visita si svolga in un tempo congruo al bisogno di assistenza di durata possibilmente sino a 45 minuti”. Un emendamento al certificato verde del 3 settembre prevede inoltre che le persone non autosufficienti possano ricevere dai familiari muniti da green pass assistenza quotidiana.
“Ora stiamo lavorando per organizzare l’autunno e l’inverno, quando le visite, a causa delle mutate condizioni metereologiche dovranno essere fatte all’interno della struttura – ci riferisce il direttore generale Gianluca Gazzola. “Da luglio 2020 la Rsa di Orzinuovi è Covid free. Questo significa che gli operatori hanno ben lavorato nel pieno rispetto della normativa. La nostra volontà sarebbe quella di impegnarci per mantenere questa situazione sanitaria. Quindi le visite all’interno della struttura saranno su appuntamento e potranno avvenire solo in sale collegate direttamente all’esterno, per evitare che i parenti entrino nelle camere degli ospiti, a meno di gravi situazioni. Se ne potranno effettuare tre in contemporanea, che però avverranno in ambienti diversi tra di loro”. La struttura da circa due mesi è tornata al massimo regime consentito di ospiti. Sono ad ora ricoverati 109 anziani su un totale di 111 posti letto. I due liberi sono destinati ad un eventuale isolamento di pazienti Covid. “Entrare in una casa di riposo non è come entrare in un ristorante – specifica il direttore sanitario della Rsa, dottor Bruno Guarneri. “Non basta il green pass perché i nostri sono pazienti fragili con comorbilità. Il virus anche se vaccinati sappiamo che si può comunque diffondere e quindi anche le visite al chiuso per la prossima stagione dovranno per forza essere contingentate. Gli ospiti hanno assoluta necessità di incontrare i propri parenti per il loro un benessere psicofisico. Però dobbiamo anche preservarli dalla diffusione del virus, che purtroppo circola ancora. All’interno della Rsa siamo tutti vaccinati, dagli operatori sanitari agli ospiti, ma questi ultimi non indossano le mascherine e quindi il Covid può essere comunque trasmesso. Quindi per tutelarli creeremo ingressi su appuntamento in locali separati anche per preservare la privacy. I visitatori oltre al green pass dovranno obbligatoriamente indossare mascherine FFP2”.
Dopo un anno e mezzo difficile, intenso ed estenuante, in cui gli ospiti si sono sentiti spesso smarriti in una situazione di incertezza e peraltro tante famiglie hanno perso i propri cari, le nuove regole consentono una serenità maggiore per gli anziani e i loro parenti. Silvia Pasolini