I lavori di risistemazione e riqualificazione del velodromo di Montichiari vanno avanti e procedono nella direzione desiderata, quella destinata a restituire all’intera comunità monteclarense (e non solo) un autentico fiore all’occhiello da affiancare con orgoglio nel panorama degli impianti sportivi locale che già può annoverare strutture come i vicini “PalaGeorge” e Montichiarello. Sono in molti a sperare che il velodromo di Montichiari possa riaprire i battenti a pieno regime il prima possibile, tornando ad ospitare non solo competizioni ed eventi, ma anche gli allenamenti degli atleti delle varie nazionali della pista. L’ultimo punto della situazione tracciato a tal proposito ha evidenziato che, anche se, tanto per rimanere in tema, il “traguardo” non è ancora dietro l’angolo, il programma dell’intervento prosegue e lascia spazio ad una moderata fiducia: “Verranno effettuati interventi all’impianto elettrico, opere murarie e per il sistema antincendio – è la spiegazione del sindaco di Montichiari, Marco Togni, che ha sottolineato che la complessa operazione va avanti sotto il costante controllo e in pieno accordo tra l’Amministrazione Comunale monteclarense e la Federciclismo – Inoltre, senza dimenticare che verranno eseguiti lavori di sanificazione, l’impianto di illuminazione sarà potenziato e lungo la pista saranno installate lampade a led. Il costo previsto per tutti questi interventi supera il 1.100.000 euro”. Vista anche l’indubbia rilevanza dell’opera, tutti i soggetti interessati vengono tenuti costantemente aggiornati sull’andamento della situazione, come ha confermato la videoconferenza che il Comune di Montichiari ha organizzato lo scorso mese di gennaio ed alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche i rappresentanti della FCI e della Regione Lombardia. La nota da tenere presente in una questione così complessa è che i diversi interventi dovranno procedere con il ritmo previsto dai regolamenti vigenti e, in particolare, dalle norme che definiscono la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione di lavori pubblici. Al di là di tutto questo, l’auspicio di molti (appassionati e non) è che il velodromo di Montichiari possa tornare al più presto ad occupare il posto che gli spetta nel panorama sportivo e che era stato previsto per questo impianto. Una struttura che era stata pensata con tutte le caratteristiche necessarie per diventare un punto di riferimento privilegiato per tutto il nord Italia, una vera e propria culla del ciclismo su pista, in grado di affiancare le gesta e le emozioni del mitico “Vigorelli” di Milano. Un percorso davvero illustre che, dopo tutte le difficoltà di questi ultimi anni (a livello strutturale e non solo, senza dimenticare pure l’arrivo dell’emergenza sanitaria), la comunità monteclarense spera di poter ripetere in tempi brevi, tornando a riassaporare la soddisfazione e l’orgoglio che hanno accompagnato la nascita di questo gioiello dell’intraprendenza monteclarense.     

Luca Marinoni